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In Perù ragazza uccisa dopo confessione shock ad uno show televisivo

Ruth Thalìa Sayas è stata uccisa dal suo fidanzato Bryan Romero dopo aver partecipato lo scorso 7 Luglio allo show più popolare in Perù “El valor de la verdad”. La ragazza aveva dichiarato di aver fatto sesso per soldi e di lavorare in locali notturni.
A cura di Fabio Giuffrida
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El valor de la verdad

Lavorava in un call center, anzi no. Era una ballerina nei locali notturni. Amava follemente il suo ragazzo, anzi no. Aveva fatto sesso per soldi. Questa è la storia triste della 19enne Ruth Thalìa Sayas che è stata uccisa dal suo fidanzato dopo aver partecipato allo show televisivo più popolare in Perù: stiamo parlando de "El valor de la verdad" ovvero "Il valore della verità" dove i concorrenti sono chiamati a confessarsi, a dire tutta la verità sulla loro vita privata, con rivelazioni davvero inconfessabili. Più sono sinceri, più guadagnano. Ruth aveva partecipato al programma lo scorso 7 Luglio ed aveva dichiarato cose assai scottanti sulla sua vita, davanti al padre e al fidanzato Bryan Romero ignari di tutto: si sarebbe prostituita per soldi e avrebbe lavorato nei night in Perù. Una bruttissima situazione, sullo sfondo uno show televisivo e dietro il televisore milioni di telespettatori pronti a giudicare e bacchettare, con in studio il padre "cattivo" ("Altrimenti mi avrebbe buttata fuori di casa se avessi confessato" aveva detto lei) e il fidanzato "cornuto".

Ruth scomparì dopo poco tempo, i genitori ne denunciarono subito – preoccupati – la scomparsa della figlia. Poi la svolta: è stato il fidanzato ad averla strangolata avendo indicato agli inquirenti anche il luogo dove aveva seppellito il corpo della sua compagna, ovvero in un campo alla periferia di Jicamarca, vicino alla capitale Lima. In manette anche lo zio del ragazzo, sospettato di essere stato complice nell'omicidio: secondo Perù 21 sarebbe stato lo zio a spingere Bryan ad uccidere Ruth. Quello che più stupisce è il movente: non solo la gelosia ma soprattutto i soldi della vincita che ammontavano appena a 5 mila euro. Una verità che le è costata cara. E' stata uccisa per aver detto la verità, per aver detto in faccia a genitori e fidanzato qual era davvero la sua vita, "auto-smascherandosi". Eppure è stata ripagata con la morte.

La televisione che uccide, un mezzo di comunicazione di massa che manipola, che distrugge psicologicamente e che ci vuole far crede che esista (o sia mai esistita) una tv spontanea, genuina, insomma vera. Niente di più falso: in ogni show televisivo deve necessariamente esserci la mano degli autori, dei creativi che devono portare risultati, che devono garantire ascolti per vendere spazi pubblicitari. Niente si può lasciare al caso: Uomini e Donne senza litigi e parolacce non avrebbe avuto successo, C'è posta per te senza i pianti e i putti danzanti utili a creare un clima da funerale non avrebbe avuto lo stesso audience che oggi lo porta a sbancare l'auditel. Ma c'è anche una tv che propone mostruosità come ne Lo Show dei Record o fenomeni da baraccone come ad Italia's Got Talent. E infine ci sono i reality show: voi credete davvero che sia tutto trasparente e spontaneo? Oppure dietro ad ogni prodotto televisivo c'è sempre un certosino lavoro di marketing e persuasione della massa-telespettatore? Ne approfitto per lanciare un appello: non lasciatevi "usare" dalla tv, non vendete per pochi euro la vostra dignità, i vostri segreti, la vostra intimità ad un sistema che punta soltanto a fare cassa. Non mandate allo sbaraglio i bambini in tv, non fatevi deridere andando a La Corrida, non vendete al mercato vile della tv la vostra vita.

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