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In Libia una giornalista con la pistola parla ai ribelli: il video choc

Nella tv libica, una giornalista appare in diretta tv dichiarando guerra ai ribelli e dicendosi pronta a diventare una martire. Ecco il video choc apparso a poche ore dalla liberazione di Tripoli dalla dittatura di Gheddafi.
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in libia presentatrice con pistola

Tripoli è stata liberata, è quasi terminata la guerra civile libica grazie alla caduta del regime dittatoriale di Gheddafi che durava da ben 42 anni. Mentre i ribelli sono entrati trionfalmente a Tripoli, sono stati arrestati quattro figli di Gheddafi ma del colonnello ancora non si hanno notizie tranne qualche soffiata che ci informa che si trovi ancora all’interno del suo bunker. Ma ormai Tripoli è in mano agli insorti e i ribelli hanno conquistato tutta la città.

LA GIORNALISTA PRO GHEDDAFI. Ma mentre in tutta la città si festeggiava per la fine del regime e la liberazione del popolo libico dalla dittatura di Gheddafi, in tv andava in onda una scena davvero incredibile. Una giornalista della tv di stato libica è apparsa in diretta brandendo una pistola e, con fare agguerrito, ha lanciato una vera e propria dichiarazione di guerra ai ribelli che in quelle ore stavano preparando l’attacco finale a Tripoli.

LA DICHIARAZIONE CONTRO I RIBELLI. Al Jazeera ha offerto anche una traduzione delle dichiarazioni della giornalista che ha detto:

With this weapon, I either kill or die today, you will not take al-Libiyah channel. You won’t take Jamahiriyah channel, Shababiyah channel, Tripoli or all of Libya, and even those without a weapon are willing to be a shield in order to protect their colleagues at this channel. We are willing to become martyr.

In italiano significa: "Con quest’arma, ucciderò o morirò oggi. Non prenderete al-Libiyah. Non prenderete Jamahiriyah o Shababiyah, né Tripoli né tutta la Libia, e anche quelli senza un’arma vogliono diventare uno scudo per proteggere i loro colleghi in questo canale. Vogliamo diventare martiri".

Jamahiriyah e Shababiyah sono canali della tv di stato che ha appoggiato Gheddafi fino al suo arresto, sul quale c'è comunque un giallo, opponendosi alle rivolte dei civili che volevano rovesciare lo status quo del paese. Contrasti e contraddizioni di un paese che oscilla tra dittatura e rivolta civile da anni: una scena che però sarà difficile da dimenticare.

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