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In “Curon” c’è anche Anna Ferzetti, la moglie di Favino al primo ruolo importante per Netflix

Cresce l’attesa per la nuova serie italiana originale Netflix, “Curon”, disponibile a partire dal 10 giugno 2020. Nel cast c’è anche Anna Ferzetti, la storica compagna di Pierfrancesco Favino. Suo è il ruolo di Klara, l’insegnante del liceo del misterioso paesino con il campanile sommerso nel lago Resia.
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Cresce l'attesa per "Curon", la nuova serie italiana originale Netflix-Mediaset, prodotta da Indiana Production e disponibile dal 10 giugno in tutti i Paesi in cui il servizio di streaming on demand è disponibile. La storia, nata da un'idea originale degli sceneggiatori Ezio Abbate, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, cerca di rilanciare in Italia il genere del thriller sovrannaturale. Nel ricco cast c'è anche una conoscenza molto nota del cinema italiano: Anna Ferzetti, storica compagna di vita di Pierfrancesco Favino.

Anna Ferzetti è l'insegnante Klara

In Curon, Anna Ferzetti è Klara, l'insegnante del liceo di Curon, madre di Miki (Juju Di Domenico) e Giulio (il talentino di MMA Giulio Brizzi). Il suo personaggio sarà uno dei tanti a custodire i segreti della affascinante quanto misteriosa cittadina di Curon. Per l'attrice è la prima partecipazione di rilievo in una produzione seriale Netflix a un anno di distanza dal successo di "Domani è un altro giorno", film che le è valso la candidatura ai David di Donatello.

La trama di Curon

"Curon" racconta del ritorno di Anna (Valeria Bilello) nella sua città natale, la affascinante e misteriosa Curon, dove diciassette anni prima un tragico destino le ha segnato la vita. Anna torna in paese con i suoi figli gemelli, gli adolescenti Mauro (Federico Russo) e Daria (Margherita Morchio). Dopo la sparizione della, i due ragazzi scopriranno che dietro l'apparente tranquillità della cittadina, si nasconde un orribile segreto.

Curon Venosta, il paese con il campanile sommerso

Tutto si svolge nel paese di Curon Venosta, in provincia di Bolzano. La caratteristica di questo paese è il campanile sommerso nel lago Resia, il più grande specchio d'acqua dell'Alto Adige. Il campanile fa parte della Chiesa di Santa Caterina, completamente sommersa dall'acqua nel 1357. Nel corso degli anni, è stato cercato di far esplodere la chiesa sotto il lago Resia, ma il campanile rimase in piedi. Per questo motivo, l'amministrazione decise di valorizzarla, sottoponendola a un restauro iniziato nel 2009. Al campanile di Curon è legata una leggenda: si dice che in inverno, le campane inizino misteriosamente a suonare. Un fatto impossibile, dato che le campane sono state rimosse nel 1950.

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