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Ilona Staller rivuole il suo vitalizio: “Sono arrivata ad 800 euro netti al mese da 3100”

Ilona Staller è stata ospite della puntata di “Fuori dal Coro” il programma di Rete4, condotto da Paolo Giordano. La porno diva, nonché ex parlamentare, ha espresso il suo disappunto per la questione relativa al suo vitalizio mensile, che è stato drasticamente ridotto dopo la proposta di Luigi Di Maio. Ed è proprio contro l’ex leader del Movimento Cinque Stelle che si scaglia l’attrice.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella puntata di Fuori dal Coro, il programma di Rete4 condotto da Paolo Giordano, è stata ospite l'ex parlamentare nonché porno diva Ilona Staller. L'attrice si è lamentata apertamente del fatto che attualmente riceve un vitalizio mensile molto più scarno di quello che riceveva tempo addietro. Ovviamente la lamentela ha scatenato non poche polemiche.

La protesta di Ilona Staller

Non è la prima volta che un personaggio noto dello spettacolo vada in tv lamentando la condizione delle sue finanze, quindi, non stupisce che anche l'ex parlamentare Ilona Staller, conosciuta ai più innanzitutto per la sua carriera nel mondo del porno, sia andata nella trasmissione di Paolo Giordano, Fuori dal Coro, e abbia espresso il suo malcontento in merito al vitalizio che percepisce ogni mese. La somma di denaro che, mensilmente, la Staller riceve è riconducibile alla sua attività politica, svolta diversi anni addietro, per la quale come tutti i suoi colleghi percepisce quello che riconosciamo come un vitalizio che dopo il taglio imposto da Luigi Di Maio è passato da 3100 euro lordi ad 800 euro netti. L'attrice, senza peli sulla lingua, si scaglia contro il Ministro in diretta tv e dice: "Il vitalizio me lo ha ridotto Di Maio, che poi vorrei capire quanto prende lui. Se non me li danno vado via dall’Italia. Ma solo in vacanza" 

La legge proposta dai Movimento 5 Stelle

Tra il serio e il faceto la porno diva ha cercato di far valere quello che ritiene sia un suo diritto venuto meno in seguito ad un provvedimento proposto da Luigi Di Maio. Nel 2018, infatti, la riforma proposta dal Movimento 5 Stelle ha stabilito il ricalcolo del sistema che regola l'assegnazione dei vitalizi che sono stati maturati fino al 31 dicembre 2011. Con questa operazione l’assegno viene erogato non basandosi sull'ultimo stipendio ricevuto, ma considerando quanti contributi ogni parlamentare ha effettivamente versato.

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