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Il video di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa sul processo breve

La comica di Rai3 parla delle barzellette di Berlusconi e della Villa Due Palme a Lampedusa.
A cura di Marianna D Onghia
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2011-04-11_0928

Luciana Littizzetto non si discosta ancora dall'argomento "tunisini": nelle prime battute del suo monologo di ieri sera definisce il suo rapporto con Fazio, come quello tra Maroni e un tunisino. In studio c'è gente che ride sonoramente, ma anche facendolo in silenzio, non se ne può fare a meno.

Il povero Fabio Fazio ha avuto febbre e otite nella settimana: buon per lui, da un punto di vista relativo, così risparmierà alle sue orecchie  le battute da querela della sua Lucianina.

La comica, dopo aver deriso un pò il collega, reo di lamentarsi troppo per due linee di febbre (39°!) vuole raccontare una barzelletta: il pubblico ha già capito che Luciana vuole ricalcare le orme del presidente del consiglio, dopo la barzelletta su napoletani e lato b di Berlusconi, ma anche Fazio fa satira, dicendo che non ha la carica istituzionale per dirla. La Liti giudica, come del resto gran parte dell'opinione pubblica, inopportuna la battuta del premier in un impegno ufficiale come quello cui stava presenziando, ma dubita che i sindaci presenti all'incontro siano tutti i suoi compagni di elementari, che ridevano ai suoi riferimenti al sedere.

Oltre a questo incertezza, Lucianina non ha chiaro l'esito dell'acquisto di Villa Due Palme da parte di Berlusconi. A quanto pare, l'immobile non è stato più preso in affitto dal premier, che avrebbe dovuto sborsare 3500 euro a settimana, per far sua la residenza lampedusana. Cosa ha frenato le trattative? "Secondo me l'ha acquistato su ebay e, non sapendolo usare, è finito per acquistare un bordello a Istanbul" è la teoria della comica, che, coi tempi che corrono, non è del tutto escludibile.

A rendere motivata la battuta di Luciana c'è il processo Rubygate, che vede imputati Berlusconi e la marocchina Ruby, la cui prima udienza si è tenuta il 6 aprile, in soli 9 minuti. "Una seduta lampo, dove non c'erano nè Ruby nè il proprietario della lampo" è la battuta pungente della comica, riuscita e ben fatta. Luciana ha paura che con il passaggio della legge sul processo breve, i responsabili di beghe come quelle della Parmalat non verranno giustamente puniti e si preoccupa per "Berlu", perchè così perderà i voti delle vittime della banca rotta dell'azienda. A questo punto, Luciana propone una legge che salvi solo Berlusconi, almeno non avremo migliaia e migliaia di colpevoli liberi, ma solo uno (se lo è).

La parte finale del video riprende la Littizzetto in procinto di toccare l'argomento della settimana, che ha visto il sindaco di Capri, Ciro Lembo, prendere un'iniziativa  per contrastare il rischio di incorrere in feci canine, lungo la strada. Si tenterà di raccogliere, in una banca dati, il dna di padrone e fido, affinchè le deiezioni degli animali siano rintracciabili e il padrone sconti la disattenzione commessa. La comica apre così una parentesi, poco piacevole all'ora di cena, sul modo di defecare dei cani, che lei ha potuto osservare per esperienza personale.

https://www.youtube.com/watch?v=eWotejFwK7U
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