Il “Tv-Mercato”, Blasi al Gf e Belen a Le Iene: scambio possibile
Gennaio, tempo di calciomercato. Gli acquisti di Alessio Cerci al Milan, Lukas Podolski all'Inter e Manolo Gabbiadini al Napoli, hanno già infiammato i tifosi, ma accadono movimenti anche nella "sfera catodica", voci si rincorrono con incroci che appaiono impossibili, eppure la suggestione di cambiare le carte in tavola, di proporre nuove sfide e attrarre nuovi spettatori intorno ai progetti, potrebbe rendere necessaria qualche modifica. E allora cosa? Se ne parla da tempo: Belen Rodriguez a "Le Iene". Che boom sarebbe, mettere la soubrette argentina al lancio dei servizi dei giornalisti più irriverenti della televisione. Un'opzione che fino alla scorsa stagione era considerata praticamente impossibile, con Ilary Blasi considerata intoccabile. Ma? Ma questo è il "tv-mercato", bellezza. Ilary Blasi potrebbe finire negli studi del Grande Fratello che, nonostante Canale 5 adesso è tutta impegnata con gli sforzi verso "L'Isola dei Famosi", non vuole mollare quanto di buono fatto con la tredicesima edizione.
E la suggestione è questa. Alessia Marcuzzi dopo "L'Isola" avrà bisogno di un meritato "break", ecco perché la casa più spiata d'Italia è rimasta senza la sua padrona di casa. Partenza prevista per ottobre 2015, Ilary Blasi è quindi la persona più accreditata ad ereditare lo studio del Grande Fratello, lasciato vacante dalla Marcuzzi, ed ecco che in quello tutto bianco de "Le Iene" è pronta Belen, che sogna quel posto da ormai due anni. Non è nulla di ufficiale, s'intende. Solo suggestioni, voci che si rincorrono, pensieri e ipotesi. Ne scrive Vanity Fair, ne parlano gli spettatori sui social. Qualcuno ritiene che con questi cambi, ci sia solo da perdere in ogni trasmissione. La Blasi non è la Marcuzzi, e ci mancherebbe, visto gli almeno 10 anni di tv di differenza, e la Rodriguez non è la Blasi. Però a cambiare sono le utenze, questo è un fattore da non trascurare. Lo scenario si evolve, la paura di cambiare è un freno ad ogni entusiasmo. Pensateci.
