Il Trono di Spade: “L’ultima stagione forse non prima del 2019, non ci saranno 4 spin off”
Mentre è partito il conto alla rovescia per la stagione 7 de Il Trono di Spade, in partenza dal prossimo 16 luglio su Hbo (in Italia su Sky Atlantic, in contemporanea con gli Usa), arrivano notizie che i fan forse avrebbero preferito non sentire. Com'è già noto, la numero 8 sarà la stagione finale di Game of Thrones, ma la novità è che potrebbe slittare addirittura al 2019, lasciando così il pubblico con il fiato sospeso per circa due anni.
La fase di pre-produzione dei sei episodi conclusivi si sta infatti allungando e la stesura della sceneggiatura da parte degli showrunner David Benioff e D.B. Weiss non è ancora iniziata, come ha fatto sapere il presidente della programmazione di HBO Casey Bloys a Entertainment Weekly: "Capiremo meglio i tempo una volta che cominceranno la scrittura. Non ci sarà mai stato in onda nulla di simile a qullo che vedremo nel finale della stagione 8".
"Quattro nuove serie? Sarà già tanto farne una"
Non solo: Bloys ha ridimensionato le attese rispetto ai quattro sviluppi annunciati poche settimane fa come continuazione della saga dopo l'ottava stagione:
Voglio chiarire che siamo in fase ancora embrionale. Non ne conosco neppure i contorni. La stampa in generale ha scritto che ‘ci saranno quattro spin-off', suppongo lasciando intendere che ciascuno sia in lavorazione e che avremo una nuova serie de Il Trono di Spade ogni trimestre. Non è quello che accadrà. L'idea non è produrre quattro serie. L'asticella fissata da Benioff e Weiss è talmente alta che la mia speranza è riuscire a farne una all'altezza. Inoltre, si tratta di un piano a lungo termine. Il nostro obiettivo principale è la settima stagione per quest'estate e la scrittura e messa in onda dell'ottava.
Altra brutta notizia per il corposo seguito di appassionati: Benioff e Weiss chiuderanno il loro coinvolgimento con l'ultima stagione de Il trono di Spade e non parteciperanno ad alcuna fase del suddetto spin off: "Speravamo di averli per rispetto nei loro confronti, ma capiamo perché non vogliono farlo"