“Il Trono di Spade è porno”, i genitori cattolici vogliono cancellarlo
Il Trono di Spade non va giù ai genitori cattolici, al punto da chiederne l'immediata cancellazione. E' quanto ha fatto l'Aiart attraverso la lettera del suo Presidente, Luca Borgomeo, al direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, chiedendo la cancellazione della serie dei record che, per la prima volta in chiaro, viene trasmessa ogni giovedì su Rai 4.
Il programma è volgare, pornografico e con insistite scene di violenza e di sesso, quasi gli autori fossero impegnati ad ottenere l'oscar della depravazione. E' tollerabile che la Rai, servizio pubblico alle 21 entri con un programma a luci rosse nelle case degli italiani? Si obietta che basta cambiare canale per non subire lo squallido programma: certo, ma perché in un Paese civile si deve sopportare l'incultura del servizio pubblico televisivo?
Una serie campione d'ascolti, prodotta dalla Hbo ed ispirata ai romanzi fantasy Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, pronta a partire su Sky Cinema con la terza stagione in esclusiva, può non essere trasmessa in prima serata dal servizio pubblico, solo perché violenta e con qualche scena di sesso? Dov'è la differenza da altri show e da altre fiction, che anche vengono mostrate tranquillamente in fascia protetta? Se lo è chiesto anche il direttore di Rai 4, Carlo Freccero.
Su questa serie ci sono decine di pubblicazioni e corsi di filosofia nelle università americane, come si fa a definirla pornografica? Borgomeo mi odia perché faccio una televisione libera e non talebana. Ma io lo perdono e prego per lui. Quando sento queste cose, capisco il dramma delle persone condannate dai fondamentalisti.
Il Trono di Spade va in onda con il classico bollino rosso in sovraimpressione, con un cartello che consiglia la visione ad un pubblico adulto. La fascia considerata protetta va dalle 7 alle 9 e dalle 16 alle 20, la serie, invece, va in onda alle ore 21, quando scatta la cosiddetta "televisione per tutti".