Il ritorno di Milena Gabanelli in Rai: “Mai dire mai, ma nessuno mi ha detto niente”
Dopo la formazione del governo nei giorni scorsi, tra i primi passaggi delle prossime settimane è previsto il rinnovo dei vertici Rai. In questo scenario si è inserita la possibilità del ritorno di Milena Gabanelli, che solo un anno fa aveva lasciato l'azienda a pochi mesi di distanza dalla fine della sua esperienza a Report, rifiutando la proposta di occuparsi dello sviluppo di una piattaforma digitale, oltre alla condirezione di RaiNews 24. La giornalista è stata intervistata nel corso del programma Circo Massimo, trasmesso ogni mattina su Radio Capital, fornendo delucidazioni sulla questione.
Per ora nessuno mi ha chiesto nulla. Mai dire mai, ma bisogna vedere, dove, come e quando
Milena Gabanelli, che nel 2013 disse no, pur ringraziando, al Movimento 5 Stelle che voleva proporre il suo nome per la presidenza della Repubblica, è tornata a parlare del suo addio al servizio pubblico, una separazione che non si è consumata a cuor leggero: "La Rai è stata il mio unico luogo di lavoro per più di trent'anni. Non l'ho lasciata con felicità, ma perché sono stata costretta, senza sapere un perché. Un po' come quando rompi con una relazione amorosa dopo tanti anni, adesso non è che abbiamo finito di litigare e tutto torna come prima. Anche perché io non ho litigato con nessuno: ho preso atto e ho messo a disposizione la mie esperienza e la mia reputazione da un'altra parte". Oggi lavora per Cairo al Corriere della Sera, con una rubrica tutta sua, il che sembra allontanare le ipotesi di un suo ritorno in Rai:
Fortunatamente non sono a spasso. Faccio un lavoro che mi piace per una testata che mi piace. Ho un impegno che intendo onorare.
L'addio di Milena Gabanelli alla Rai nel 2017
Il 31 ottobre 2017 Milena Gabanelli aveva comunicato alla Rai le sue dimissioni con una lettera ai vertici di Viale Mazzini. Diverse settimane prima la giornalista che ha creato "Report", una pagina fondamentale per il giornalismo d'inchiesta della storia recente, aveva rifiutato un incarico in RaiNews denunciando un gap digitale troppo ampio da colmare. Queste le sue parole d'addio all'azienda del Servizio Pubblico:
Ho comunicato all’azienda le mie dimissioni perché le condizioni proposte non permettono di produrre risultati apprezzabili. La condirezione di RaiNews con delega al relativo sito e l’implementazione del numero dei giornalisti non ne modifica il limite. Poiché non attrae le forze dei 1600 giornalisti Rai (indispensabili per farlo decollare), in quanto percepito come il sito di una testata concorrente. Invece la nascita del portale unico di news online – per il quale ho lavorato in questi mesi – è subordinata a tempi non definiti e certi. Al fine di non disperdere il lavoro fatto in questi mesi, ho proposto al Direttore Generale una striscia quotidiana di 4 minuti di un fatto raccontato per numeri. Ma anche questa strada secondo il Dg non è al momento percorribile. Per quel che riguarda la proposta di ritornare a Report in condirezione con Ranucci, oltre a precisare che è stata la sottoscritta, a decidere che dopo 20 anni era venuto il momento di considerarla un’esperienza conclusa, la considero mortificante per il collega e l’intera squadra, che sta portando avanti il programma in modo eccellente.