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“Il problema non è la Carogna, ma gli sciacalli”, la rabbia di Caiazzo a Made in Sud

Lo straordinario monologo di Paolo Caiazzo mette il punto alla straordinaria stagione di “Made in Sud”. L’attore napoletano punta il dito su classe politica, la fiction “Gomorra”, il caso Expo e l’accanimento della stampa sui fatti di Fiorentina-Napoli.
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"Il problema non è la Carogna, ma gli sciacalli". Si conclude tra un plebiscito di applausi il monologo in diretta di Paolo Caiazzo, nella puntata conclusiva di "Made in Sud". Una stagione importante per la trasmissione di Rai Due chiusa con un pezzo che non le manda a dire e che, nel giro di pochissime ore, è risultato essere tra i più condivisi e cliccati sui social network. Un monologo che parla alla pancia dei napoletani, come del resto il personaggio presentato da Paolo Caiazzo, il povero "pazzo" Tonino Cardamone, da sempre ha abituato nei suoi pezzi.

Da Salvini a "Gomorra", fino alle tangenti sull'Expo 2015, Paolo Caiazzo non ha risparmiato davvero nessuno, puntando il dito sui fatti della settimana:

Salvini della Lega voleva fare il comizio a Napoli e non l'hanno fatto parlare, quanto mi dispiace! Ma dopo i cori contro i napoletani che ti aspettavi, il tappeto rosso? E andiamo…

Paolo Caiazzo riserva  uno spazio alle forti polemiche, che si susseguono tuttora, tra le associazioni presenti a Scampia e la produzione e distribuzione di "Gomorra – La Serie":

Gomorra, per carità, nessuno disconosce niente. Però perché dall'anno prossimo non facciamo una bella fiction dal titolo "Expò – Le tangenti milanesi"? No, forse è meglio che non la fanno. Altrimenti pur di dare la colpa ai napoletani, direbbero che Expò sta per Esposito!

"Da napoletano mi fa male". La chiosa è tutta sui fatti accaduti prima della finale di Coppa Italia a Roma, tra Fiorentina a Napoli, e sulla caccia alle streghe conclusasi con il Daspo di 5 anni al capotifoso "Genny ‘a Carogna".

Perdonatemi se mi accaloro, ma io da napoletano mi fa male finire in questo modo sulle prime pagine dei giornali. Dove forse si è parlato più della carogna, che della vittima e del carnefice. Il problema non è la carogna, ma gli sciacalli.

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