Il presidente della Rai Marcello Foa: “La tv italiana propone un rinascimento culturale”
Il prossimo 14 giugno inizia la 73esima edizione del premio internazionale delle tv, il Prix Italia, la cui inaugurazione si terrà a Milano e dove presenzieranno la presidente del Senato Alberti Casellati e il ministro della cultura Dario Franceschini. L'Italia arriva in finale con una serie come Mental e la regia della Traviata di Mario Martone. Un'occasione, quella del premio, per ribadire il ruolo della televisione nella rinascita culturale del Paese, come dichiara anche il presidente della Rai, Marcello Foa, il quale ha evidenziato anche i nuovi obiettivi della tv di Stato.
Le parole di Marcello Foa
Una sfida, quella di una rinascita culturale, che si accompagna ad una crescita anche dal punto di vista della tecnologia. Non si può pensare ad uno sviluppo della cultura senza tenere conto di quanto si sia modificata la fruizione del sapere e dell'intrattenimento:
Come sarà il rinascimento culturale, come trovare gli equilibri con una comunicazione e una fruizione che sarà digitale? Non sapremo quale sarà il mix, ma è una sfida alla quale crediamo molto. E anticipare il Prix Italia a giugno è stato vincente. Tra i vaccini e l'arrivo dell'estate faremo la manifestazione in presenza: la Lombardia è in zona gialla e diventerà bianca. L'Italia non è un Paese untore del covid e vuole essere un Paese che ripropone un rinascimento culturale.
L'Italia porta avanti progetti di spessore
L'Italia è in finale al Prix, dove concorrono anche le principali tv estere, tra cui Francia, Germania e Regno Unito tra le emittenti più premiate per i loro prodotti di intrattenimento e informazione. "Mental" la serie proposta su RaiPlay in cui si è affrontata la tematica dei disturbi psicologici con cui, spesso, gli adolescenti si trovano a dover fare i conti, ha attirato l'attenzione della giuria, nella quale figura anche la Mediaset dopo sei anni di assenza dal premio. Non solo produzioni serial e dedicate ad un pubblico più giovane, ma anche rifacimenti di opere liriche, come La Traviata la cui regia è stata affidata a Mario Martone, sono state considerate tra i prodotti di maggior spessore, dove la collaborazione del Teatro dell'Opera di Roma e di Rai Cultura si è dimostrata fruttuosa. Violetta Valery è interpretata dal soprano americano di origine cubana Lisette Oropesa. Accanto a lei il tenore Saimir Pirgu nei panni di Alfredo e il baritono Roberto Frontali nel ruolo di Giorgio Germont.