Il papà del piccolo Emilio contro Barbara D’Urso: “Ora la gente ce l’ha con me”
Renato Maffia, padre del piccolo Emilio bloccato nelle Filippine, ce l'ha con Barbara D'Urso. Intervistato da IlCaffè.tv, portale di Latina, Renato Maffia ha detto che dopo l'intervista che ha rilasciato a Pomeriggio Cinque lunedì 23 sono in molti a dargli addosso. Cosa è successo? La redazione del programma di Barbara D'Urso, si legge sul portale, avrebbe contattato Bianca Francavilla, giornalista di Latina che ha realizzato l'intervista, e l'ha invitata in trasmissione insieme al signor Renato. Il signor Maffia non ha un'abitazione e allora la giornalista ha messo a disposizione la propria casa per il collegamento. Qualcosa è andato storto quando Barbara D'Urso ha introdotto la vicenda presentando Renato come in collegamento da casa sua ed è bastata questa frase per generare conclusioni su di lui. Le persone hanno cominciato a ritenere che Renato avesse mentito, ma invece questi vive in un box.
Renato Maffia ha raccontato a IlCaffè.Tv:
Dopo la trasmissione mi hanno quasi aggredito al bar di Latina dove vado ogni sera. Mi hanno accerchiato e detto: “Ma come, metti i salvadanai in giro per la città chiedendo alla gente di aiutarti a inviare dei soldi per le cure di tuo figlio nelle Filippine e poi abiti in una villa con il camino?”. Mi sento in imbarazzo: la gente sembra credere più a Barbara D'Urso che a me.
Un equivoco che si è abbattuto anche sul resto della sua vita quotidiana da indigente, dato che ha avuto anche problemi alla Caritas.
Dove vado ogni giorno a mangiare, alla Caritas, hanno tentennato prima di darmi da mangiare perché dicono che i pasti sono pochi e che, se io avessi una casa come detto in televisione, potrei certamente pagarmeli da me.
La storia del piccolo Emilio
Emilio è un bambino italiano che vive nelle Filippine e che soffre di una grave patologia cardiaca. Di madre filippina, Analiza, e padre italiano, appunto Renato, il bambino soffre di una grave patologia che potrebbe aggravarsi all'improvviso e per questo ha bisogno di un intervento chirurgico che costa 6000 euro. Il bambino ha soli 9 mesi e, nelle condizioni in cui si trova, appare già un miracolo che sia ancora vivo. Anche Le Iene sono intervenute per cercare di aiutare il piccolo, aprendo una raccolta fondi con l'obiettivo di raggiungere quota 10mila euro.