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Il Giornale contro Miss Italia: “Esibizione di corpi come capi da bestiame”

Durissima critica di Vittorio Feltri sulle pagine de Il Giornale contro Miss Italia: troppe banalità, luoghi comuni per un format morto e quindi anacronistico. E per Miss Italia 2012 Giusy Buscemi “la bellezza non è importante”
A cura di Fabio Giuffrida
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Miss Italia 2012 arriva dalla Sicilia, è la 19enne Giusy Buscemi

Vittorio Feltri stamattina ha deciso di dire la sua sul quotidiano "Il Giornale": non ne può più di uno show come Miss Italia che descrive – senza peli sulla lingua – come "pieno di banalità e luoghi comuni". La Rai si ostina a mandarlo in onda e la Mirigliani a proporlo puntuale ogni anno, ma non si guarda affatto al gradimento del pubblico che – a dovere di cronaca – quest'anno è stato più che sufficiente, considerando sia l'avvento del digitale terrestre sia il format ormai logorato. "Una rassegna triste di corpi femminili esibiti quali capi di bestiame da vendere e scartare" continua, con toni durissimi, Feltri. Uno show antico che fa moralismo e che ogni anno propone una giuria tecnica molto variegata, ma anche su questo il giornalista nutre qualche dubbio: "Esperti in cosa?". Quest'anno a presiedere la giuria c'era la bellissima sportiva Federica Pellegrini che ha portato sul palco la sua testimonianza di donna umile ma determinata.

La bellezza non è importante per Miss Italia Giusy Buscemi, eppure un Concorso di Bellezza dovrebbe guardare solo a questo. Come si è giustamente detto ieri al Cristina Parodi Live, non sarebbe forse il caso di far sfilare le ragazze in silenzio, senza che proferiscano parola? Perchè esaminarle non solo sull'aspetto fisico ma anche sul altre (presunte) abilità? Non sono state costrette a partecipare alla competizione ribadisce Feltri replicando a tutte le polemiche relative al bikini: quest'anno l'organizzazione del Concorso ha deciso di sostituire il "meno casto" bikini con un costume intero e poco sgambato, un tuffo nel passato che alle concorrenti è piaciuto moltissimo in modo da sentirsi più a suo agio davanti alle telecamere. Immaginiamo quindi la soddisfazione del Ministro Fornero e del Presidente Rai Tarantola che avevano chiesto a gran voce più sobrietà e rispetto per le donne, dopo le vicende del bunga bunga.

Il diritto al funerale anche a Miss Italia, continua Feltri che quindi si schiera contro il "democraticissimo" televoto che dovrebbe essere lo specchio del paese, l'opinione della gente comune ma che – volente o nolente – si trasforma in una guerriglia tra regioni, tra chi ha più soldi per televotare le proprie Miss. E ora che il Sud ha vinto per l'ennesima volta, il Nord è già pronto per dire che i meridionali sono più attaccati al televoto e che quindi le miss del Sud sono più avvantaggiate. Fermiamoci un attimo, è solo un Concorso, forse un po' anacronistico perchè i tempi del dopoguerra sono già trascorsi. Ma è solo un Concorso.

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