Il figlio di Dario Fo: “Le sue ultime parole furono ‘Jacopo fai finire questa cosa’”
La puntata del ‘Maurizio Costanzo Show‘ trasmessa domenica 11 dicembre ha reso omaggio a Dario Fo e Franca Rame per mezzo del figlio Jacopo. L'attore ha raccontato:
"Una memoria ricorrente dei miei genitori? È difficile dirlo, una delle cose che mi ha segnato di più sono stati i viaggi con la mia famiglia, mio padre non guidava e non aveva cognizione delle carte geografiche ma voleva indicare lui la strada. Mia madre sapeva guidare e conosceva la carta geografica ma per una questione di schiavismo sessuale, quando mio padre diceva gira a destra, lei girava a destra. Una volta siamo finiti in un ghiacciaio, per tutta la strada mi dicevano ‘Guarda che bella quella casa, guarda che bella quella chiesa', sembrava di andare in giro con Topolino e Minnie, io ero adolescente e ci perdevo la testa".
Jacopo, poi, ha svelato come Dario Fo – che è scomparso lo scorso ottobre – ha accolto la notizia di aver ricevuto il Premio Nobel:
"Nella mia strana famiglia, quando è arrivata la notizia del Premio Nobel eravamo entusiasti ma non stupiti. Mia nonna diceva sempre a mio padre: ‘Tu prenderai il Premio Nobel', quando l'ha preso abbiamo detto: ‘Aveva ragione la nonna'. Quindi l'ha preso perché era bravo o perché aveva una madre pazza?"
Jacopo Fo: "A 7 anni avevo la scorta perché mi avevano minacciato di morte"
Jacopo Fo ha parlato dei pro e contro di essere il figlio di Dario Fo e Franca Rame:
"Essere figlio loro è bellissimo perché mi hanno dato dei mezzi, un metodo di lavoro e un grande rapporto umano, non sempre i genitori si aprono con i figli. Ma è stato anche difficile perché la nostra famiglia ha subito una serie di violenze. A 7 anni andavo a scuola sotto scorta per uno sketch che i miei genitori avevano fatto a Canzonissima sulla mafia. Hanno ricevuto una lettera con l'elenco delle torture che mi avrebbero fatto prima di sgozzarmi. È stato un trauma".
Infine, ha raccontato gli ultimi giorni di vita di Dario Fo:
"L'ultima cosa che mi ha detto papà in ospedale non è molto allegra perché con uno sguardo che non gli ho mai visto, e a cui ancora penso, mi ha detto: ‘Jacopo fai finire questa cosa'. Ha retto con una determinazione pazzesca, la fine della sua vita mi era stata annunciata a fine giugno. Ad agosto lui ha recitato e ha cantato e non aveva più i polmoni. È importante avere una passione. Anche davanti alla morte di mia madre, lui ha reagito aumentando ancora di più la sua passione per il teatro. Andrebbe detto a tutti: ‘Signori, la vita senza una passione è una cosa insopportabile, è una noia'. Mia madre poco prima di morire era un cartoccetto, ma quando iniziava a recitare, le si distendeva proprio la faccia. Riusciva a stupire tutti".