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Il Dubsmash di Facchinetti che prende in giro Fedez (VIDEO)

Francesco Facchinetti dà il la al Dubsmash con un video fatto sotto la doccia. Tra un omaggio al padre e uno sfottò a Berlusconi il presentatore non può fare a meno di tornare sulla polemica con Fedez.
A cura di Francesco Raiola
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Anche Francesco Facchinetti non riesce a resistere al trend del momento. Anche il presentatore, infatti, casca nella rete di Dubsmash, l'applicazione che ha invaso la rete permettendo di farsi un video selfie, doppiando la propria voce con quella delle grandi star. Le timeline dei social sono invase da filmati in cui gente normale, ad esempio, canta con la voce delle proprie star favorite in un playback per principianti i cui risultati a volte sono molto divertenti. E lo sono al punto che anche i cosiddetti vip stanno cominciando a creare i propri video fatti in casa. O, come nel caso di Facchinetti, sotto la doccia.

Oggi, infatti, sulla sua bacheca Facebook, il presentatore ha postato un lungo video Dubsmash ripreso mentre era insaponato sotto la doccia (non è un caso che il post si chiama ‘Under the Shower' – Dubsmash Compilation Vol 1′) cantando una serie di canzoni. Il la lo ha dato con "Maracana" di Emis Killa, per proseguire con un omaggio al papà, con un brano dei Pooh e prima di scherzare con il telefono della doccia cantando "Gelato al cioccolato" di Pupo. Ma non c'è solo musica nel repertorio di Facchinetti che si prende anche la voce di Carlo Zampa, annunciatore romanista dell'Olimpico.

Poi si diverte a cantare "Vaffanculo" di Marco Masini, prima di tornare sulla polemica con Fedez, facendo cantare il verso di "Generazione Boh" che fa: "Il mio paese chiama Facchinetti ‘figlio d'arte'; è come andare da McDonald's e dire: vado al ristorante" da un pupazzo di capitan Uncino, e successivamente doppiare Aldo del trio "Aldo, Giovanni e Giacomo" che urla "Basta, basta, non ce la faccio più, non ti sopporto più". Finita la parentesi Fedez, il cantante de "La canzone del capitano" chiude l'esibizione con Grignani, Pavarotti e… Berlusconi.

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