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Il Collegio 5, il traumatico taglio dei capelli alle ragazze che urlano: “Ma è una violenza!”

La seconda puntata de Il Collegio 5 si rivela ricca di colpi di scena. I ragazzi entrati da poco nell’imponente struttura alle porte di Roma, devono fare i conti con le severissime regole imposte dal preside, tra queste c’è anche il taglio dei capelli. Un evento traumatico, soprattutto per le ragazze, che tra lacrime, strepiti e urla lasciano cadere al suolo le loro ciocche ormai senza vita.
A cura di Ilaria Costabile
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Nella puntata di martedì 3 novembre 2020 de Il Collegio 5 i protagonisti di questa edizione devono fare i conti con delle regole sempre più stringenti e difficili da accettare, così lontane dal modo in cui sono soliti vivere nelle loro famiglie. Proprio in questa puntata si assiste ad uno degli eventi più traumatici del programma, ovvero il temuto taglio dei capelli per i ragazzi e le ragazze che, ovviamente, devono allinearsi alle regole imposte dal severissimo preside della scuola. Basteranno queste prime imposizioni a mettere in riga questi scapestrati fanciulli? Lo scopriremo con il passare delle puntate.

Le rigide regole del Collegio

Addentrarsi negli Anni Novanta, precisamente il 1992, ma con una libertà decisamente limitata non è certamente cosa semplice, eppure i collegiali sembrano essere pronti ad affrontare qualsiasi cosa, o quasi. Dopo l'ingresso nell'imponente struttura alle porte di Roma, i venti studenti sono chiamati ad affrontare una delle prove più difficili, che sottende all'idea secondo la quale tra gli alunni di un collegio non deve esserci differenza alcuna e per mantenere un certo ordine, è necessario che sia evidente non solo nei comportamenti, ma anche nell'aspetto, questo significa divise, ma soprattutto: tagliare i capelli. Le ragazze, in effetti, sono quelle che soffrono maggiormente davanti a questa regola.

L'arrivo dei parrucchieri

Pianti, urla, strepiti, disperazione attraversa il volto delle giovani partecipanti, le cui lunghe e fluenti chiome sono state drasticamente ridotte a caschetti, perlopiù informi, che hanno raggelato il sangue delle partecipanti. Tra le lacrime, una di loro cercando di intenerire i sorveglianti dice: "Ma questa è una violenza psicologica" e in effetti, la durezza dell'intervento va a minare la personalità di ognuna di loro che, pur di non separarsene, chiede di poter conservare le ciocche tagliate. Una sola, contravvenendo alle rigide regole del Collegio, ma supportata dalle sue compagne, viene graziata e il suo pesante manto di capelli ricci viene accorciato in maniera infinitesimale. Si tratta di Luna Scognamiglio che caduta in una disperazione profonda, piangendo a fiotti, anche davanti al preside, è riuscita ad intenerire il cuore della sorvegliante (Lucia Gravante). Molto più accondiscendenti i ragazzi che, senza batter ciglio, hanno lasciato sforbiciare i parrucchieri, sperando di essere quanto più attraenti possibile, come fa notare uno di loro, Alessandro Adreini: "Io ho la faccia tonda, quindi non dovrei star bene con i capelli corti, ma le ragazze hanno detto che sono carino, quindi va bene così". 

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