Il cartone francese sull’amore gay solleva polemiche
Dovrebbe o almeno vorrebbe combattere l'omofobia, il cortometraggio francese di Sebastien Watel, " Le baiser de la lune" (Il bacio della luna), una pellicola di 26 minuti sulla storia di due pesciolini dello stesso sesso, ostacolati nel loro amore da un gatto che crede solo alle storie tra principi e principesse. E' certamente un tentativo di abbattere gli stereotipi, quello del regista d'oltralpe, sostenuto dalla Lega della Pubblica Istruzione e dalla città di Rennes: Sebastien rivendica il suo obiettivo di parlare dell'amore, perchè "non esiste un modello in materia d'amore o uno superiore ad un altro".
Il Ministro dell'Istruzione francese e il Partito popolare democratico si sono scostati da questa iniziativa privata di Watel, disconoscendo una partnership governativa con il progetto, che secondo le due parti non dovrebbe esser destinato alla scuola primaria. L'ex ministro Christine Boutin, in una lettera aperta al ministro dell'Istruzione, Luc Chatel, ha chiesto il divieto di trasmissione nelle scuole, trovando appoggio dallo stesso rappresentante del governo per quanto riguarda la proiezione ai piccoli francesi, ma il regista Watel crede ancora nel riconoscimento ufficiale della pellicola. La sua è una battaglia cominciata nel 2010, quando all'annuncio del progetto, numerose associazioni genitoriali raccolsero firme in diverse petizioni per la sospensione del corto, accusato di "istigazione all'omosessualità" ed "eterofobia", concetti che Watel e i suoi sostenitori allontanano fermamente da Le baiser de la lune.
Un'insegnante inglese ha proiettato il corto ai suoi alunni, la maestra Zelda Deloraie, intenzionata ad eliminare nei suoi piccoli i giudizi a priori, spesso frutto di mancata conoscenza o di influenze genitoriali: di pellicole sull'omosessualità per medie e superiori ce ne sono diverse, ma l'unicità di questo corto destinato alle scuole elementari risponde ad una precisa esigenza didattica, che agendo sui bambini in largo anticipo, aiuterebbe le future generazioni all'accettazione dell'omosessuale e, perchè no, all'accettazione di se stessi qualora ci si scoprisse propensi ad amare individui dello stesso sesso. "A 10 anni i bambini , a differenza degli adolescenti, non hanno ancora uno standard e capiscono che il film è anche lo sguardo degli altri e della libertà". Le baiser de la lune non è un invito all'omosessualità, ma è un invito ad essere liberi, di scegliere, di essere e quindi di amare, ma l'uomo ama complicare anche le cose semplici.