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Il cartone francese sull’amore gay solleva polemiche

“Le baiser de la lune” è un cortometraggio animato di Sebastian Watel, destinato ai bambini delle elementari che ha sollevato numerose polemiche in Francia: “E’ un film eterofobico!”.
A cura di Marianna D Onghia
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"Le baiser de la lune" è un cortometraggio animato di Sebastian Watel, destinato ai bambini delle elementari che ha sollevato numerose polemiche in Francia: "E' un film eterofobico!".

Dovrebbe o almeno vorrebbe combattere l'omofobia, il cortometraggio francese di Sebastien Watel, " Le baiser de la lune" (Il bacio della luna), una pellicola di 26 minuti sulla storia di due pesciolini dello stesso sesso, ostacolati nel loro amore da un gatto che crede solo alle storie tra principi e principesse.  E' certamente un tentativo di abbattere gli stereotipi, quello del regista d'oltralpe, sostenuto dalla Lega della Pubblica Istruzione e dalla città di Rennes: Sebastien rivendica il suo obiettivo di parlare dell'amore, perchè "non esiste un modello in materia d'amore o uno superiore ad un altro".

“ Un film eterofobico! ”
Collettivo Infanzia- Francia
Le baiser de la lune è destinato ai bambini agli ultimi anni di scuola elementare, livello scolastico indicato in Francia con le sigle CM1 e CM2. E' stato fin ora fatto visionare ai ragazzi delle medie, ma il corto è disponibile come materiale didattico che ogni maestro o professore è libero di utilizzare nella formazione del suo corpo studentesco. Sebastian Watel l'ha presentato a diversi Festival negli ultimi anni, facendo seguire alla proiezione una discussione tra i piccoli spettatori, che non si sono interrogati sull'omosessualità dei piccoli pesciolini, ma si son chiesti perchè tanta opposizione al loro amore da parte del gatto Agathe. La felice conclusione del corto li ha resi felici, per il trionfo dell'amore tra i due protagonisti, liberi di scegliere e di sfatare il mito del principe e della principessa. Un pesce gatto e un pesce luna, diversi come il sole e la luna, ma il cui bacio rompe le barriere, spesso convenzionali, in primis del loro mondo e ovviamente anche della nostra società.

Il Ministro dell'Istruzione francese e il Partito popolare democratico si sono scostati da questa iniziativa privata di Watel, disconoscendo una partnership governativa con il progetto, che secondo le due parti non dovrebbe esser destinato alla scuola primaria. L'ex ministro Christine Boutin, in una lettera aperta al ministro dell'Istruzione, Luc Chatel, ha chiesto il divieto di trasmissione nelle scuole, trovando appoggio dallo stesso rappresentante del governo per quanto riguarda la proiezione ai piccoli francesi, ma il regista Watel crede ancora nel riconoscimento ufficiale della pellicola. La sua è una battaglia cominciata nel 2010, quando all'annuncio del progetto, numerose associazioni genitoriali raccolsero firme in diverse petizioni per la sospensione del corto, accusato di "istigazione all'omosessualità" ed "eterofobia", concetti che Watel e i suoi sostenitori allontanano fermamente da Le baiser de la lune.

Un'insegnante inglese ha proiettato il corto ai suoi alunni, la maestra Zelda Deloraie, intenzionata ad eliminare nei suoi piccoli i giudizi a priori, spesso frutto di mancata conoscenza o di influenze genitoriali: di pellicole sull'omosessualità per medie e superiori ce ne sono diverse, ma l'unicità di questo corto destinato alle scuole elementari risponde ad una precisa esigenza didattica, che agendo sui bambini in largo anticipo, aiuterebbe le future generazioni all'accettazione dell'omosessuale e, perchè no, all'accettazione di se stessi qualora ci si scoprisse propensi ad amare individui dello stesso sesso. "A 10 anni i bambini , a differenza degli adolescenti, non hanno ancora uno standard e capiscono che il film è anche lo sguardo degli altri e della libertà". Le baiser de la lune non è un invito all'omosessualità, ma è un invito ad essere liberi, di scegliere, di essere e quindi di amare, ma l'uomo ama complicare anche le cose semplici.

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