Il caos dopo di te: la serie spagnola del creatore di Élite inchioda tutti sul divano
"Il caos dopo di te", titolo italiano dal più evocativo El Desorden Que Dejas – letteralmente "il casino che ti lasci alle spalle", è la nuova miniserie spagnola che sta spopolando su Netflix. Il motivo non sorprende perché gli otto episodi ad alta tensione arrivano dal romanzo omonimo di Carlos Montero, che poi è lo stesso che dirige questo titolo ed è lo stesso che ha ideato un'altra serie cult come Élite. Un mix di ingredienti efficaci, un tono corrusco che colpisce gli spettatori, mirando alla gola e senza compromessi.
Il caos dopo di te, la trama
La serie si muove su due linee temporali differenti in un piccolo paesino della Galizia, la regione all'estremo nord-ovest della penisola iberica tra Vigo, Compostela e La Coruna. Inma Cuesta è Raquel, un'insegnante da poco giunta nel paesino per sostituire l'insegnante di ruolo, Viruca, interpretata da Bárbara Lennie. Quest'ultima è morta: il caso è stato archiviato come suicidio. Ma i conti non tornano e più andiamo avanti e più le due storie si espandono e si intrecciano fino a quando Raquel arriva troppo vicino a scoprire cosa c'è davvero dietro la morte di Viruca, temendo per la sua stessa vita.
La forza delle donne
Raquel e Viruca. Tutta la miniserie si poggia su queste due intense intepretazioni che si portano dietro i dubbi e i drammi dell'esistenza al femminile. Il primo episodio è di grande fattura, probabilmente il migliore perché l'effetto sorpresa è quello che poi inchioda lo spettatore al divano, desideroso di conoscere questa storia come andrà a finire. Cosa è successo davvero a Viruca? Chi potrebbe averla uccisa? Raquel indaga e prova a puntare il dito sulle tre pecore nere, gli studenti Iago, Roi e Nerea. Mentre le impressioni dello spettatore andranno verso una direzione, la serie ne prenderà irrimediabilmente un'altra nell'attesa di rivelare ogni segreto.
Non ci sarà una seconda stagione
Il finale, dopo un percorso spiazzante, lascerà senza nessun amaro in bocca. Soprattutto: sarà un finale chiuso. Trattandosi di una miniserie tratta da un singolo romanzo, la trasposizione non prevede una seconda stagione.