Il canone speciale Rai per alberghi, bar e ristoranti va pagato anche se è tutto fermo
Il Canone Rai di abbonamento speciale, quello riservato agli alberghi, ai bar ai ristoranti e ai cinema, resta invariato nonostante le problematiche relative ai decreti restrittivi per l'epidemia di coronavirus abbiano bloccato il giro d'affari di queste attività. Lo stabilisce il Decreto del Mise del 20 dicembre 2019, pubblicato sulla Gazzetta n. 98 del 14 aprile. Non c'è – almeno non è ancora prevista – alcun tipo di riduzione dato il momento. E il suo pagamento è dato dal possesso di un dispositivo/televisore e non dal suo utilizzo.
Quanto costa il canone Rai ai locali pubblici
Il Canone Rai speciale varia a seconda dei casi. Una piccola pensione pagherà molto meno rispetto ad un albergo lussuoso. Per quanto concerne il fabbisogno su cui viene calcolato, i principi sono stabiliti nel decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 e successive modificazioni, recante il "Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici". Nel decreto manca ogni riferimento a situazioni come queste. Un vulnus in piena regola.
Che cos'è e come funziona il Canone Rai speciale
Nel dettaglio: il Canone Rai Speciale è una imposta che ogni esercizio commerciale deve pagare qualora ci sia uno o più device adatti a ricevere le trasmissioni radiotelevisive. Per questa ragione, ogni azienda, impresa o società deve stipulare un contratto di canone Rai speciale. Il Canone Rai Speciale è pagato dalle imprese, le aziende, le Società, le ditte, gli esercizi commerciali pubblici di prima e di seconda categoria e quelli di lusso, i bar e i ristoranti, i pub, le pensioni, gli alberghi, le navi di lusso, i campeggi, i villaggi turistici, i B&B, le navi da crociera, le banche. Il pagamento avviene entro il 31 gennaio se in unica soluzione; entro il 31 gennaio e il 31 luglio se semestrale; entro il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre se in rate trimestrali.
