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Il calvario di Giuseppe Gulotta: “Io in galera da innocente”

Giuseppe Gulotta ospite di Verissimo, ritenuto responsabile della Strage di Alcamo, è stato condannato all’ergastolo ingiustamente, fino al proscioglimento definitivo nel 2012: “Mi hanno rubato gli anni migliori”.
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Il calvario di Giuseppe Gulotta a Verissimo. Venti anni di galera da innocente, ritenuto responsabile della Strage di Alcamo per più di un tragico errore. Il 27 gennaio del 1976 viene attaccata la caserma dei Carabinieri di Alcamo Marina, in provincia di Trapani, vengono uccisi due giovani carabinieri, Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta. Partono le indagini: una squadra investigativa interroga un carrozziere, Giuseppe Vesco, il quale fa il nome di una serie di ragazzi di Alcam, tra cui Giuseppe Gulotta.

Vennero a bussare alla mia porta, ero a casa dei miei genitori. Mi condussero in caserma, mi picchiarono, mi sputarono addosso, mi fecero di tutto, usarano le maniere forti, fino a quando non mi fecero confessare l'omicidio per le botte che mi avevano dato.

Una storia giudiziaria lunga quasi 40 anni. Le prove a carico di Gulotta sono sempre risultate labili, anche le modalità con cui gli interrogatori furono svolti. Il testimone chiave, il carrozziere, si suiciderà in carcere: nonostante fosse monco ad una mano, riesce ad impiccarsi e a posizionarsi un fazzoletto in bocca, per non fare rumore. Una prima sentenza, pronunciata dalla Corte di Assise di Trapani assolve Gulotta. Nel 1982 la sentenza si rovescia con la Corte d'Appello di Palermo: ergastolo. La sentenza diviene esecutiva nel 1990, entra in carcere ed affronterà il calvario. Nel 2010, grazie alla buona condotta, avrà la libertà vigiliata. Sarà l'ex brigadiere Renato Olino, presente a molti interrogatori di quelle indagini a farsi avanti e raccontare la verità. E le violenze.

Mi spiace che mi hanno tolto i momenti più belli della mia vita, non ho potuto vedere crescere i miei figli.

Grazie alla testimonianza di Olino, la Corte d'Appello di Reggio Calabria chiede il proscioglimento da ogni accusa per Gulotta, che avviene in via definitiva il 13 febbraio 2012. Oggi Giuseppe è un uomo libero, ed ha chiesto allo Stato il risarcimento record di 69 milioni di euro. In studio, Silvia Toffanin rivela: "Mi auguro che tu possa avere tutto, fino all'ultimo centesimo".

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