I Pooh celebrano la propria Storia: “I nostri 50 anni assieme sono stati un vero miracolo”
Avere i Pooh in studio, per la prima volta nella formazione a cinque, vuol dire poterli far cantare in continuazione, legandosi alle loro parole e alla loro Storia. Lo sa bene Fabio Fazio che coglie l'occasione di averli ospiti a Che tempo che fa, per festeggiarne i 50 anni di carriera e celebrarne la musica. La band parte con uno dei loro pezzi più famosi, ‘Pensiero', che cominciano a suonare Roby Facchinetti, Stefano D'Orazio, Dodi Battaglia e Red Canzian, prima dell'ingresso di Riccardo Fogli, che ricompone uno dei quintetti più importanti della storia della musica italiana.
Qualche data in più se i concerti vanno sold out
Musica, aneddoti e tante risate per spiegare il perché di questa reunion, l'ultima, che si chiuderà nel 2016, ma come ammettono loro stessi forse in qualcosa più dei due concerti: "Se dovessero andare sold out è possibile che si aggiunga qualche altra data. In conferenza stampa abbiamo detto solo quello che era sicuro, poi chissà quante altre sorprese ci saranno'.
È la prima volta che ci sciogliamo
I 5 Pooh si divertono, scherzano tra loro e precisano, a diretta domanda del presentatore che è la prima volta che si sciolgono:
Non ci siamo mai sciolti, semplicemente abbiamo continuato in tre. Quando è arrivato il compleanno abbiamo pensato che fosse il momento giusto per riunirsi. Abbiamo scelto di chiudere nel massimo rispetto di quello che abbiamo fatto e poi questa foto con Riccardo e Stefano era possibile solo ora.
Stare assieme per 50 anni è un miracolo
È Facchinetti, però, a riassumere quello che dopo 50 anni è un legame che va al di là dell'amicizia, che, dice, è un termine ‘quasi riduttivo'
Come abbiamo fatto a stare assieme per tutto questo tempo? È stato un miracolo.
E in questo preciso istante Fazio coglie l'occasione per chiedere alla band di accennare ‘Amici per sempre' e ‘Chi fermerà la musica', che si concludono con la standing ovation del pubblico che segue attentamente le boutade della band.
Il ricordo di Valerio Negrini
Stefano D'Orazio è stato uno di quelli che per qualche anno ha lasciato il proprio posto all'interno della band, ma oggi il suo ritorno è quasi una cosa naturale, il desiderio di stare sul palco è enorme, anche se ammette che un po' di paura l'ha avuta: ‘Avevo paura che dopo 6 anni di altre cose, alla fine mi prende uno schioppone'. I 5 poi spiegano quali sono stati i momenti fondamentali passati con la band e soprattutto ricordano il fondatore della band, Valerio Negrini, morto nel gennaio del 2013.