I fantastici racconti dal set di Carlo Verdone: “Quando partirono tre colpi di pistola…”
Carlo Verdone non è solo un grande attore e un grande regista, ma come è noto, è un grande narratore di aneddoti e racconti. Un custode di tesori incredibili che meriterebbero di essere definitivamente raccolti e trascritti sulla carta. Nell'ultima puntata di "Top Dieci", quella del 3 luglio 2020, il regista ha raccontato alcuni tra i momenti più divertenti sul set. Su tutti, c'è quello accaduto durante le riprese di "Stasera a casa di Alice", film del 1990: "Si udirono tre colpi di pistola".
Il racconto di Carlo Verdone
Carlo Verdone racconta che sul set di "Stasera a casa di Alice" non si riusciva a girare perché passava sempre un motorino che rovinava la scena apposta, per ricevere dei soldi e permettere così la scena. Ma l'intervento di un capogruppo sul set riuscì a risolvere tutto.
Sul set di "Stasera a casa di Alice", mi facevo leggere la vita da una cartomante dietro Piazza Navona. Non riuscivamo a girare la scena perché passava sempre uno con un motorino, i cosiddetti pistoni, quelli che passano apposta perché vogliono i soldi altrimenti non se ne vanno e ti rovinano la scena. Io non riuscivo a fare la presa diretta, allora chiamai Zappi, famoso capogruppo che non aveva le corde vocali perché aveva avuto un brutto male. "Zappi, questo non ci fa girare". E lui: "E perché vo' il grano, ma noi non glielo damo il grano, mò lo fermo io". Si sentirono tre colpi di pistola: "È scappato come un coniglio, girate".
Il trombettista di Trastevere
In "Un sacco bello", primo film di Carlo Verdone, c'era un trombettista clochard a Trastevere che con il suono della sua tromba rovinava la concentrazione e le riprese. Sergio Leone, che era presente, chiese l'intervento di un capogruppo anche in quel caso:
Nella scena di "Un sacco bello" quella della cena tra lui e Marisol, non riuscivamo a girare perché all'epoca Santa Maria in Trastevere era piena di hippie. C'era un trombettista che suonava e suonava e non la voleva smettere. Sergio Leone, che era presente, urlò a un capogruppo: "Giancaterì, ma sta tromba la voi fa zittì, ma chi è sto trombettista?". "Ce penso io, dammi tre minuti". Il trombettista fu buttato nel Tevere dai capogruppi, non riuscivamo più a girare la scena dalle risate.
La matriciana in bianco della Sora Lella
Tra i racconti più divertenti quello della "matriciana in bianco" della Sora Lella. Ancora una volta torna Sergio Leone in questo racconto, che nel film figurava come produttore. Era preoccupato della presenza della Sora Lella, cagionevole di salute, allora raccomandò a Verdone di tenerla a dieta. Ma un capo macchinista chiese, al terzo giorno di riprese, una matriciana in bianca all'attrice e nota ristoratrice.
Su "Bianco, rosso e Verdone", Sergio Leone aveva tanti problemi con la Sora Lella perché lui aveva paura: "C'ha il colesterolo a 400, questa ce more e non c'abbiamo l'assicurazione, la devi tenè a dieta sennò ce rovina il film". Dico: "Ah Sergio, fidate la teniamo a dieta, glielo dico io". Il terzo giorno di riprese, un capoelettricista mascalzone disse: "Ah Sora Lè, la troupe sarebbe contenta se glie fa un po' di matriciana in bianco". "E dateme na pila", disse la Sora Lella. Gli portarono una pila militare e fece quattro, cinque chili di pasta. Buttammo via i cestini per mangiare sta matriciana in bianco e mi ricordo il sonno per girare quella scena, l'unica che non c'aveva sonno era la Sora Lella.