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I Dieci Comandamenti, l’appello di Domenico Iannacone per chi non ha diritto a una casa: “Aiutateli”

La puntata “Fuori Piove” della trasmissione di Rai3, dedicata alle storie di chi è costretto a dormire in auto dopo una separazione, chi vive sotto un ponte o chi una casa ce l’ha ma in condizioni talmente fatiscenti da essercisi ammalato, ha colpito i telespettatori e smosso le coscienze. Il conduttore ha pubblicato un video in cui ringrazia chi si è detto disposto ad aiutare e annuncia che continuerà a seguire queste storie: “Solo così si può diventare un paese civile”.
A cura di Andrea Parrella
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Una puntata durissima, quella de I Dieci Comandamenti andata in onda domenica 16 dicembre su Rai3. La serie di reportage di Domenico Iannacone racconta da diverse settimane l'Italia di chi è stato abbandonato, per diverse ragioni. "Fuori Piove", la quinta di questa stagione, ha trattato con il solito tatto e la consueta delicatezza propria del programma di Rai3 le storie di chi non ha più una casa e chi da anni vive in condizioni disagiate, non assistito dallo Stato.

La prima vicenda è stata quella di Michele, che dallo scorso giugno vive in macchina in seguito alla separazione dalla moglie. Ha un lavoro, ma è arrivato al punto da non poter pagare più l'affitto e, senza una fissa dimora rischia non solo di perdere l'affido condiviso, ma anche il posto di lavoro. Poi la storia di quelle persone che da 14 anni vivono a Foggia in container piccolissimi, fatiscenti, mentre sono in attesa di una casa. Giulia, Filomena, Silvana, donne che vivono in condizioni inaccettabili, inumane. E ancora quelle persone che la casa l'hanno persa e si trovano sotto a un ponte.

Queste storie, che non sono casi isolati ma semmai esempi di situazioni riscontrabili in tutta Italia, hanno evidentemente smosso le coscienze dei telespettatori, molti dei quali hanno manifestato piena solidarietà per le vicende raccontate, chiedendo in che modo potesse essere possibile aiutare queste persone. A rispondere è stato lo stesso Domenico Iannacone, che sulla pagina pubblica della trasmissione si è rivolto ai telespettatori ringraziandoli, facendo loro un appello per sostenere e aiutare, per quanto possibile, queste persone e aggiungendo:

Posso dirvi che queste storie mi hanno turbato molto. La promesso che ho fatto a loro è di continuare a seguirle, perché solo così si può diventare un paese civile

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