I bastardi di Pizzofalcone 3, Tosca D’Aquino: “In Rai ne stanno parlando. GF Vip? Una noia mortale”
Lunedì 12 novembre, la fiction ‘I bastardi di Pizzofalcone 2' saluta il pubblico di Rai1, lasciandosi alle spalle una stagione caratterizzata da un enorme successo. Ma si tratta di un addio o di un arrivederci? I bastardi di Pizzofalcone 3 si farà? Fanpage.it ha intervistato Tosca D'Aquino, che nella fiction interpreta Ottavia Calabrese. L'attrice ha parlato dell'impressionante riscontro ottenuto dalla serie e del motivo che potrebbe aver portato il ‘Grande Fratello Vip 2018' a perdere puntualmente la sfida degli ascolti. Ha raccontato il suo personaggio evidenziando i tratti che la differenziano da Ottavia e ha svelato i nuovi progetti che l'attendono. Riguardo alla possibilità di una terza stagione de ‘I bastardi di Pizzofalcone' ha dichiarato:
"In Rai ne stanno già parlando. Io non canto vittoria finché non firmiamo il contratto ma parteciperei con grande gioia. Ottavia è un personaggio tenero, delicato, travagliato che secondo me potrebbe avere più spazio. Anche Palma, che è sempre costretto nel commissariato. Certo, ci sono tanti ruoli e una puntata deve contenere tutto, però sono due personaggi molto teneri".
‘I Bastardi di Pizzofalcone 2' ha ottenuto uno straordinario successo. Ogni puntata della fiction ha superato i 5 milioni di spettatori. Ti aspettavi un riscontro simile?
Un po' me lo aspettavo. La serie, infatti, è basata sui libri seguitissimi e apprezzati di Maurizio De Giovanni, che è uno scrittore meraviglioso e che amo profondamente. Inoltre, già la prima stagione era andata molto bene. Si era creata quella magia, quell'alchimia tra lo spettatore e la serie. Insomma, c'erano tutti i presupposti perché andasse bene anche se è sempre una grandissima gioia. L'incognita c'è sempre. Oggi è tutto cambiato rispetto a quando ho cominciato io. Ci sono tante piattaforme. Riuscire a trattenere gli spettatori è diventato molto difficile.
La fiction ha vinto puntualmente la sfida contro il ‘Grande Fratello Vip 2018'. Un confronto che sulla carta poteva rivelarsi insidioso e invece non c'è stata gara. Come te lo spieghi?
Guarda, che fosse insidioso l'abbiamo pensato tutti però abbiamo notato che c'è uno zoccolo duro di spettatori che sono appassionati alla fiction e aspettano di seguire la puntata. Secondo me si è un po' abusato del reality. Inizialmente era una novità e aveva grande successo. Devo dire, però, che anche a me ha stufato. Ormai il meccanismo è chiaro e guardare dal buco della serratura la vita di queste persone, io lo trovo di una noia mortale. Quelle sono persone che si lasciano vivere, tu mi devi dire che cosa fanno. È una televisione urlata che a me non piace. A me piace ciò che è artistico. Il grande Eduardo De Filippo diceva che la verità vera non interessa a nessuno. Lui aveva la bravura di raccontare la vita ma in maniera magistrale, teatrale come in ‘Filumena Marturano' o ‘Natale in casa Cupiello'.
Parliamo del tuo ruolo. Nel corso della tua lunga carriera, hai interpretato personaggi esuberanti da Carlina ne ‘Il Ciclone' a Angela in ‘Non c'è 2 senza te'. Ottavia è molto diversa da loro…
È stata una bella sfida. È più semplice essere comica, brillante, sopra le righe. In questo caso, invece, devi trovare una verità, un dolore che ti porti dentro. Prima di girare sono andata a vivere un po' di giorni con un'amica che ha un figlio autistico per toccare con mano la vita di queste mamme che per me sono delle eroine. È tutto molto difficile e doloroso. Solo se vivi un po' di tempo accanto a queste mamme riesci a capire che donna è Ottavia. In ufficio è sempre dolce, con il sorriso. A casa c'è un matrimonio che va allo sfascio e poi ha questo strazio di storia con Palma. Per lei è pesante perché è una donna molto pulita e onesta.
C'è qualcosa che ti accomuna a Ottavia?
Ringrazio Dio di non avere nulla in comune con lei. Ottavia ha una vita pesante, difficile e molto triste. Io faccio un lavoro che mi appassiona e forse in questo è simile a me. A Ottavia il lavoro dà un grande respiro. Ma io ho un matrimonio che funziona, dei figli che stanno bene. Quando vivi queste realtà, capisci che la salute è la cosa più importante. A me diverte molto il glamour, il trucco, il vestito. Ottavia, invece, non sa che cosa sia un parrucchiere, quando la vedo mi fa una malinconia, poverina (ride, ndr).
Cosa hai imparato da lei e che consiglio le daresti se fosse tua amica?
Se c'è una cosa che ho imparato da lei è la pazienza. Io, invece, se c'è qualcosa che non funziona scappo. Il consiglio che le darei è: lascia tuo marito. Il marito di Ottavia è uno di quegli uomini perfetti, che non ti danno spazio per l'errore. Padre eccezionale, marito eccellente. Paradossalmente forse è meglio avere un uomo più cialtrone, con il quale non ti devi misurare giornalmente e sentire di essere meno di lui.
Parlando della tua carriera televisiva, c'è la possibilità di rivederti in tv con un programma che ti veda protagonista come ai tempi di ‘Torno sabato'?
A proposito di ascolti, con ‘Torno sabato' facevamo dati che oggi fa solo Sanremo. Era il vero varietà. Guarda, se ne parla spesso, vengono fuori varie idee ma ancora qualcosa di concreto non c'è. Ci spero perché anche se il mio lavoro è fare teatro, fare intrattenimento mi diverte sempre. Ho un amore per la televisione, è un mezzo che mi si confà.
Dove ti rivedremo dopo ‘I bastardi di Pizzofalcone 2'?
Io sono in tournée in tutta Italia con uno spettacolo molto carino che si chiama ‘Belle ripiene'. Con me ci sono Rossella Brescia, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo. Cuciniamo realmente e il pubblico mangia realmente. È uno spettacolo molto comico dove in scena succede qualsiasi cosa. Il 21 novembre saremo al Teatro Sistina. E poi ci sono dei bei progetti teatrali, cinematografici e legati alle fiction, ma per scaramanzia preferisco non parlarne ancora.