Heather Parisi: “Molta preoccupazione per il coronavirus, il ricordo della SARS spaventa tutti”
Heather Parisi scrive da Hong Kong, dove risiede con tutta la famiglia, per comunicare con l'Italia in merito all'allarme virus cinese che ha già messi in quarantena milioni di persone. Il marito Umberto Maria Anzolin e i loro due figli, i gemelli Elizabeth e Dylan, sono muniti di mascherine come lei e girano per la città con le dovute precauzioni, come già accadde per la temibilissima SARS, che si diffuse nei primi anni 2000 e provocò circa settecento morti, concentrati soprattutto in Cina e Hong Kong, all'inizio del nuovo millennio.
Pronti a tutto!!! C'è molta preoccupazione per il coronavirus che si sta diffondendo in Cina. A Hong Kong sono stati individuati 118 casi sospetti di cui 88 sono stati dimessi (cit. @scmpnews ). Il ricordo della SARS spaventa tutti. Siamo pronti a tutto, o quasi tutto.
Il primo messaggio di allarme risaliva al 6 gennaio
Ma Heather Parisi conosceva già da due settimane il rischio legato alla diffusione del virus cinese e infatti aveva pubblicato una foto su Instagram da Hong Kong che la ritraeva già il giorno 6 gennaio, la nostra Epifania, con la mascherina anti-contagio insieme ai figli. Foto che, a vederle oggi, fanno capire che sin dai primi giorni del 2020 si era scatenata grande preoccupazione nel popolo orientale, come testimonia lei stessa, a corredo di questa foto ‘premonitrice' su Instagram:
Psicosi Pneumonia! A Hong Kong è allarme da quando nella regione del Wuhan in Cina è scoppiata una epidemia sconosciuta. Per ora a Hong Kong sono stati riscontrati 17 casi. Ma la prudenza non è mai troppa.
Com'è la situazione in Italia
Intanto l'esperto Walter Ricciardi, ex presidente dell'Istituto superiore di sanità e presidente della Mission board on cancer della Commissione europea, interpellato da Fanpage.it, ha precisato che per l'Italia la situazione dovrebbe essere abbastanza sotto controllo, almeno per quanto riguarda la capacità di intervento in caso di contagio: "Grazie agli studi sulla Sars, un altro coronavirus, ora gli scienziati hanno bisogno di meno tempo, devono solo adattare le loro ricerche alle caratteristiche specifiche di questo nuovo virus. Accelerando tutti quanti i processi, possono raggiungere un risultato concreto”.