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Harry Potter e i Doni della Morte: la storia dello stuntman di Daniel Radcliffe rimasto paralizzato

La storia toccante e drammatica di David Holmes, lo stuntman che fu controfigura di Daniel Radcliffe nella saga di Harry Potter e restò vittima di un grave incidente sul set de I doni della morte – Parte I. Da allora è costretto a vivere su una sedia a rotelle e nel 2019 è stato sottoposto a tre interventi, senza però mai perdere la sua forza e la voglia di vivere.
A cura di Valeria Morini
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Forse non tutti sanno che "Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1", penultimo film della saga cinematografica tratta dei libri di J.K. Rowling, è tristemente noto per un drammatico incidente avvenuto sul set. Fu proprio durante la lavorazione di quella pellicola che si infortunò David Holmes, stuntman e controfigura del protagonista Daniel Radcliffe, rimasto vittima di una paralisi a causa dell'infortunio. Accadde nel 2009: da allora, Holmes è costretto a vivere su una sedia a rotelle.

L'incidente di David Holmes

Holmes era già stato il "doppio" di Radcliffe nei film precedenti a "Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1" e, grazie al suo lavoro di stuntman, aveva anche ottenuto un piccolo ruolo nel primo capitolo della serie, quello di Adrian Pucey. Sempre come stuntman, aveva partecipato ad altri film come "La bussola d'oro" e "Prince of Persia". Il 29 gennaio 2009, appena 28enne, durante un test shoot presso i Leavesden Film Studios di Londra che prevedeva una sequenza aerea, Holmes è caduto rovinosamente a terra a causa di un'esplosione controllata che ha rotto le sicure dell'imbragatura cui era legato. È stato ricoverato al Watford General Hospital e il 16 marzo gli è stata purtroppo diagnosticata una paralisi permanente alle gambe come conseguenza della caduta, con solo il 5% di possibilità di recupero. Quello di Holmes è stato uno dei più drammatici incidenti sul set del cinema contemporaneo. Nel 2014 è tornato a parlare dell'infortunio e delle sue condizioni in un'intervista al Daily Mirror:

Ho sbattuto contro il muro e poi sono caduto su un materassino. Il mio coordinatore mi è venuto vicino, mi ha preso la mano e mi ha detto "stringi le mie dita". Riuscivo a muovere il braccio per prendere la sua mano, ma non riuscivo a stringerla. L'ho guardato negli occhi e allora ho capito quanto fosse grave, ciò che era accaduto. Ricordo che continuavo a perdere i sensi e a rinvenire, per il forte dolore. Prima di quell'incidente mi ero già rotto le ossa e perciò ho riconosciuto subito quella sensazione strana che pervadeva tutto il mio corpo, dalla punta delle dita fino ai piedi. Lo sapevo che avevo fatto qualche danno.

L'amicizia tra David Holmes e Daniel Radcliffe

Malgrado quello che è successo, il rapporto con Daniel Radcliffe è rimasto intatto: "Con David ho un'amicizia che dura da tanti, tanti anni. Troverei odioso se le persone vedendomi con lui pensassero ‘oh, ecco Daniel Radcliffe con una persona su una sedia a rotelle' perché vorrei solo che pensassero che David è una persona incredibilmente importante nella mia vita". Lo stesso Radcliffe, nel 2019, ha ribadito di essere molto amico di Holmes. In un'intervista ha confessato che, tra coloro con cui ha lavorato nella saga di Harry Potter, è rimasto legato soprattutto a chi operava dietro le quinte:

Le persone a cui sono realmente più vicino sono tutti membri della troupe. La mia controfigura, David Holmes, e le persone dell'aiuto regia, del trucco e parrucco e dei costumi. Sento che sono loro le persone cui sono rimasto più legato.

Il ricovero e le operazioni nel 2019

Holmes appare accreditato anche in "Harry Potter e i Doni della morte – Parte II" (i due film tratti dal romanzo conclusivo sono stati girati insieme) e, con i suoi colleghi, ha ricevuto nel 2012 lo Screen Actors Guild Awards per la miglior performance di una squadra di stunt in un film. "A volte ho dei flashback del momento dell'incidente, soprattutto nel sonno, ma ho imparato a gestirli. Non ho permesso all'incidente di cambiare la mia prospettiva di vita, sono molto determinato e ottimista. Continuo a fare ciò che posso, non rinuncio alle vacanze con gli amici e aspetto di dedicarmi ad una nuova carriera", aveva spiegato sempre nell'intervista del 2014 Holmes , che, come mostra il suo profilo Instagram, ha continuato a condurre una vita attiva fatta di viaggi in giro per il mondo. È diventato l’Appeal Ambassador per il Royal National Orthopaedic Hospital, il più grande ospedale ortopedico nel Regno Unito, dove è stato curato dopo l’incidente e che lo stesso Radcliffe sostiene con donazioni. Insieme a due amici, ha inoltre fondato la Ripple Production company, che aiuta coloro che hanno subito lesioni come le sue. Purtroppo, ha dovuto affrontare nuovi problemi di salute nel dicembre del 2019, quando è stato sottoposto a ben tre interventi chirurgici e a un lungo ricovero in ospedale. All'epoca ne ha parlato in un toccante post su Instagram, dando una grande lezione di forza e ottimismo:

Anche se non siete con me, posso sentire tutto il vostro amore e supporto: sono mani che mi sostengono come se la gravità fosse inesistente. È bello che mi venga ricordata la mia forza. Ricordate sempre che non contano mai le dimensioni del cane nella lotta, ma le dimensioni della lotta. Questo cane non si arrenderà.

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