Guido di Un posto al sole attacca Rai e Stato sul Coronavirus poi cancella tutto: “Era uno scherzo”
AGGIORNAMENTO 16 marzo 2020: Germano Bellavia ha contattato la redazione di Fanpage.it fornendo la sua versione sull'accaduto: "Il video era un testo recitato e privato, ho già sporto denuncia". L'attore di "Un posto al sole" riferisce: "Non ho cancellato alcun video, dal momento che il video che avete pubblicato è privato, è stato diffuso irregolarmente attraverso WhatsApp senza alcuna autorizzazione da parte mia. È il testo recitato di una bozza di sceneggiatura che stavo preparando con il mio staff”.
"Noi ve lo mettiamo nel ….". Destinatario dell'invettiva di Germano Bellavia, ovvero il Guido Del Bue di Un Posto al Sole, è lo Stato. Televisione compresa. Proprio quella che dal 1996 manda in onda la soap più longeva d'Italia della quale lo stesso attore fa parte sin dalla prima puntata. Il motivo dello sfogo? I servizi sul Coronavirus: "Ci dicono di stare a casa e poi fanno i servizi che tutto è chiuso, che gli alberghi perdono le prenotazioni. Grandissimo Stato di merd.".
Il video è stato cancellato ora ci sono le scuse dell'attore
Un video che è stato cancellato ma riproposto da altri utenti su Facebook. Sul profilo dell'attore, invece, c'è un altro video di ‘scuse' nel quale l'attore ammette di aver scherzato e di aver fatto un esperimento: "Ci siete cascati, è vero? Ho cercato di movimentare le vostre giornate noiose. Vi pare che io potevo dire tutte quelle cose brutte contro il mio Stato che mi ha permesso di lavorare con serenità per 24 anni?"
Le parole di Germano Bellavia contro lo Stato
Questo il discorso integrale di Germano Bellavia caricato sulla sua pagina e successivamente rimosso, ma ancora presente su Facebook, ricaricato da altri utenti:
Il telegiornale ci dice che dobbiamo stare chiusi in casa. Fiorello ci dice che dobbiamo stare chiusi in casa a giocare con i giochi che non prendevamo da una vita. Dicono che ci possiamo godere gli affetti, ci dicono che possiamo vivere intensamente tra le nostre quattro mura. E poi, fanno i servizi dove dicono che la gente sta a casa, che gli alberghi stanno perdendo le prenotazioni, che le piazze sono vuote, le metropolitane sono vuote, i bar e gli esercizi pubblici sono vuoti. E si meravigliano. Ma scusate, non ce l'avete detto voi che dobbiamo stare a casa?
E poi comincia a trasalire, tra parolacce e urla:
Voi siete la vergogna dello Stato. La televisione di Stato prima dice di starci a casa e poi fa i servizi che le strade sono vuote. Qual è la cosa più sporca del mondo? I soldi, le banconote. Se prendo servizio alle sette e alle sette e dieci mi vado a lavare le mani, l'acqua diventa nera. Non c'è una cosa più sporca dei soldi. Ora, grandissimo Stato di merda, la prima cosa che dovevi fare era bloccare la moneta. Ma se bloccavi la moneta, le banconote, come te li mangiavi i soldi da tutti i commercianti che stanno al 75% soci con te? Ladro. Sai solo spezzare i sogni sul nascere. Hai detto che a Napoli c'è la camorra, la camorra non c'è. È una etichetta che hai messo per ghettizzarci. Esistono le stesse organizzazioni criminali che ci hanno venduto per sversare nelle terre dei fuochi. Noi siamo i mafiosi e i camorristi, e loro che ci hanno venduto i liquami, non le hai messo le etichette? Se viene il Coronavirus, vengo in Parlamento e ve lo mischio.