Guia Soncini: “Sono stata inseguita e aggredita da Le Iene, un medico ha dovuto sedarmi”
Domenica 27 settembre ha ripreso il via la trasmissione "Le Iene". Tra i servizi andati in onda, c'era quello di Luigi Pelazza. L'inviato ha intervistato Selvaggia Lucarelli, Gianluca Neri e Guia Soncini che nei mesi scorsi sono stati al centro di una vicenda riguardante presunte foto rubate e posta privata violata. La reazione più scomposta è stata quella di Guia Soncini che – come si vede nel video del servizio – sembra sferrare un calcio a Pelazza, oltre a tentare di mordergli la mano.
In queste ore, la Soncini ha dato la sua versione dei fatti sul suo sito, parlando di una presunta aggressione subita dallo staff de Le iene.
"Dieci giorni fa due tizi mi hanno inseguito dal cortile al cancello all’ascensore di casa. Sono entrata nel cortile ed erano già lì, all’interno di una proprietà privata che avevano preso per pubblico demanio – ma ci sono due portoni con tanto di chiave, è un equivoco in cui mi pare difficile cadere – o, più plausibilmente, che avevano deciso di invadere perché tanto non sarebbe certo stata una femminuccia a fermarli. Mi hanno inseguito, bloccando con la forza e impedendomi di richiudere prima il cancello che dalla mia abitazione dà in cortile, e poi le porte dell’ascensore. Non avevo idea di chi fossero, uno dei due aveva una telecamera. Il medico che qualche ora dopo mi ha sedata mi ha chiesto se fossero arabi (dev’esserci qualcosa di molto rassicurante nel poter circoscrivere la delinquenza a una specifica etnia), e a quel punto avevo finalmente più informazioni e ho potuto rassicurarlo: no, erano della tv, facevano un programma che si chiama Le Iene".
Ha spiegato, infine, che se l'inviato si fosse fermato in strada non ci sarebbe stato nulla di male.
"Se invece deliberatamente violi una proprietà privata, rifiutandoti di allontanarti quando la persona che stai aggredendo te lo chiede, se oltretutto sei un uomo e entri con la forza nell’ascensore da cui ti sta cacciando una donna alta la metà di te, sei così dalla parte del torto che non puoi non sapere che ti arriverà una diffida legale".