Greggio: “Mio figlio passò tre giorni in incubatrice, da allora aiuto i bimbi prematuri”
Ezio Greggio è stato ospite di Verissimo. Nel salotto di Silvia Toffanin ha parlato della sua carriera ma anche della sua associazione, tramite la quale si prodiga per aiutare i bambini nati prematuri. Negli anni, l'attore e presentatore di Striscia la Notizia ha donato a più di 60 ospedali in tutta Italia, incubatrici e apparecchiature mediche che hanno aiutato tantissimi bambini.
Ezio Greggio ha iniziato a prendere a cuore questa causa quando è nato suo figlio Gabriele. Il bambino trascorse tre giorni in incubatrice – pur non essendo nato prematuro – ma fu proprio quella l'occasione per conoscere il mondo dei bimbi che lottano sin dai primi attimi della loro esistenza e che spesso hanno bisogno di sofisticate apparecchiature per essere trasportati da una struttura all'altra.
Nel corso della trasmissione di Canale 5 è anche andata in onda una lettera scritta da un'infermiera. Nonostante la donna non avesse mai incontrato di persona Greggio, sentiva di doverlo ringraziare per tutto quello che ha fatto con le sue donazioni, per aiutare i piccoli pazienti. Greggio ha spiegato che anche il ricavato dei suoi libri confluisce in questa sua missione. Infine ha dichiarato che spesso si tratta di salvataggi davvero estremi:
"Abbiamo fatto dei salvataggi estremi, abbiamo salvato una bambina che pesava 400 grammi. Figurati che l'avevano soprannominata "Piumetta" per come era piccola e leggera. Il premio vero va alle infermiere e ai medici che fanno un lavoro straordinario. L'attaccamento che loro hanno ai pazienti è incredibile".
