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Gordon Ramsay nella cucina super attrezzata della prigione di Brixton

Lo chef scozzese, nel suo nuovo reality, insegna a 12 detenuti a cucinare e vendere i loro prodotti. Nella prigione londinese Gordon ha trovato agi e comfort in quantità impensabile, rimanendone sorpreso.
A cura di Marianna D Onghia
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Il cinico Gordon Ramsay, il cuoco dal pugno fermo che in Hell's Kitchen fa tremare gli aspiranti chef, era la persona più indicata per tenere a bada i protagonisti del suo nuovo reality: con il primario intento di far spettacolo, accompagnato da un lodevole impegno sociale , Ramsay insegnerà a 12 detenuti della prigione di Brixton, a Londra, a cucinare e  produrre leccornie da vendere in un'azienda tutta loro, i cui ricavati possano riscattare ciò che i carcerati, illegalmente, hanno sottratto alla società con furti e rapine. Un reality apprezzabile negli intenti, che fa però emergere un inatteso quadro delle condizioni di vita nelle carceri inglesi, totalmente opposto a quello italiano.

“Neanche un cuoco professionale ha una cucina cosi attrezzata!” – Una grande sorpresa per Gordon l'entrata nella cucina della prigione di Brixton, super accessoriata e dotata di una fornitura di coltelli, che ha fatto ben pensare ad un sistema di sicurezza che non permettesse ai detenuti con sindromi compulsive di accedervi, dando vita a spiacevoli fenomeni di autolesionismo. I tempi del reality "Gordon Behind Bars" son stati anche ridotti per non intralciare eccessivamente il percorso rieducativo del carcere, anche se a leggere le dichiarazioni di Ramsay, i detenuti inglesi da lui incontrati vivono proprio come pascià:

Non pensavo che la vita del detenuto fosse cosi facile, e sono rimasto molto sorpreso dal livello di comfort di cui la prigione è dotata. Ciò mi ha imbarazzato e francamente irritato. Pensavo che la nostra fosse una nazione di lavoratori, ma mi sbagliavo. Queste persone non hanno mostrato nessuno spirito di collaborazione. Già, perchè dovrebbero lavorare con me dieci ore al giorno quando è molto piu semplice stare in poltrona davanti alla tv?

Un reality come impegno sociale – Al di là delle polemiche, lo scozzese Gordon Ramsay amico di David Beckham, ha portato a termine la registrazione del reality insieme ai 12 detenuti prescelti: le torte composte durante il programma sono state già acquistate dalla catena londinese Caffè Nero e i prodotti cucinati dai carcerati saranno venduti tramite l'azienda a loro collegata, la Bad Boys Bakery, tirata sù anche da Gordon Ramsey. Insomma, un bellissimo progetto quello di Channel 4 che manderà in onda il reality dal 26 giugno: speriamo che anche dietro le telecamere e non solo in Inghilterra  nascano altri progetti di rieducazione per i detenuti, che in Italia occupano carceri sovraffollate, arrivando per disperazione a compiere gesti estremi. La vita del carcerato cambia da nazione a nazione, the reality!

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