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Gli autori di Lost: “Alcuni episodi erano al confine con la stronz***”

Damon Lindelof e Carlton Cuse, intervistati da Esquire, ammettono candidamente di non andare particolarmente fieri di alcuni episodi di Lost. Sottolineano, poi, le scelte narrative di cui si sono pentiti di più, nello sviluppo della serie televisiva.
A cura di D.S.
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Damon Lindelof e Carlton Cuse, due degli autori della serie televisiva Lost, sono stati intervistati dal mensile americano Esquire. Durante la chiacchierata con Emily Zemler, hanno svelato alcune curiosità. Hanno spiegato, ad esempio, il motivo per cui Naveen Andrews che nella serie interpretava il ruolo di Sayid Jarrah, aveva le unghie lunghe. L'attore è molto bravo a suonare la chitarra e quando J.J Abrams, durante i provini, gli chiese se non fosse il caso di tagliare le unghie, lui rispose:

"Oh, sarei felice di tagliarle ma mi portereste via la mia unica significativa espressione artistica, oltre alla recitazione."

La giornalista, poi, ha chiesto loro se si sono mai ritrovati in un vicolo cieco mentre scrivevano la serie tv. Carlton Cuse ha spiegato:

"Tante volte ci siamo messi da soli in un vicolo cieco. Come Damon era solito dire: "Bene, ora dobbiamo scavalcare il muro". Quella era una parte divertente del nostro lavoro – creare delle sfide da superare. Gli unici momenti in cui ci siamo sentiti bloccati è quando abbiamo fatto delle cose di cui ci siamo pentiti. Come ad esempio la storia di Nikki e Paul. Quella è una linea narrativa di cui ci siamo pentiti, dopo averla seguita. Anche la parte in cui Jack in un flashback si ricorda di quando si era fatto fare il tatuaggio in Thailandia: ci siamo davvero pentiti di aver deciso di raccontare quella cosa. Anzi, quella storia la usammo per mostrare a ABC che era ora di chiudere la serie."

Damon Lindelof, allora, ha aggiunto:

"Abbiamo girato 121 ore di Lost. Forse 15 o 20 episodi forse erano un po’ sotto gli standard, al confine con la stronzata. Sarebbe bello poter far finta che certi episodi non siano mai andati in onda. Ma mi piace l’idea che siamo ancora qui a parlare di Nikki e Paulo. A volte gli errori, le cose che non vanno proprio benissimo, diventano parte integrante dell’eredità lasciata da serie come Lost."

Quando è stato chiesto loro, quale sia stato il peggior episodio, la risposta di Cuse è stata:

"Direi l’episodio di Jack, del tatuaggio e della Thailandia. È imbarazzante quando va a far volare l’aquilone sulla spiaggia. Decisamente non il nostro momento più alto. Usammo i veri tatuaggi di Matthew Fox, tanto eravamo disperati per trovare la scusa per un flashback."

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