Giucas Casella ipnotizza gente in tv di domenica pomeriggio da 20 anni, ma funziona sempre
Sono passati più di 20 anni da quando Giucas Casella iniziò ad imporsi in tv come il personaggio con i crismi e le caratteristiche, il vocabolario e le frasi di rito che tutti conosciamo. L'ipnosi del volto noto in studio, che resta rigido, le due sedie su cui viene fatto "accomodare" e Casella che, per dimostrare la veridicità del numero appena eseguito e la rigidità della vittima di iponosi, sale in piedi sul suo ventre. Sono fermo-immagine che appartengono alla nostra cultura televisiva, affreschi ben noti a cui il pubblico si è oramai inesorabilmente affezionato. Accadeva negli anni Novanta, a Domenica In, con Mara Venier, e succede ancora oggi. Solo l'emittente è cambiata. L'illusionista siciliano è infatti tornato in circolazione in tv a Mediaset, soprattutto grazie alla partecipazione all'Isola dei Famosi, terminata solo a causa di problemi di salute.
Il ritorno dei numeri di Casella in tv
Vittima recente dei suoi ritorni alla domenica è stata Vladimir Luxuria, che risvegliatasi ha detto, come chiunque abbia preso parte a un numero di Casella, di non ricordare assolutamente quanto fosse accaduto. Momento che, appunto, conosciamo a menadito, perché parte del numero e sublimato dal classico commento di Casella che si sforza di convincere il pubblico come niente di quanto appena visto sia artefatto. E ancora, epocale è stata Nadia Rinaldi, esibitasi (a sua insaputa?) in un surreale ballo sulle note di Lady Marmelade. Casella, pur di dimostrare la concretezza dell'effetto ipnotico, ha usato l'arcinoto merodo dell'accendino tenuto acceso sotto la mano dell'attrice.
Gli stessi numeri, lo stesso successo
Il colorito illusionista riesce da anni a portare in tv numeri sempre uguali, ma sempre convincenti, almeno da un punto di vista televisivo. Non va dimenticato che un anno fa, nel memorabile servizio de Le Iene ad Amsterdam, Casella ipnotizzava "davvero" la famosa gallina, con grande stupore dell'inviato Angelo Duro.
Tutto vero, o niente vero?
Ha ben ragione a voler convincere il pubblico, perché di fondo l'illusionismo questo è, convincere di qualcosa chi sta assistendo, portare lo spettatore dal dubbio se sia vero o no quanto stia accadendo a quello per cui si pone la fatidica domanda "ma come fa?". Perché in fondo ci troviamo in quell'ambiente in cui il limite tra verità e finzione è labile, pressoché impercettibile. Casella, forse involontariamente, fa suo l'adagio "Viva il teatro dove tutto è finto, ma niente c'è di falso" e magari la questione valesse anche per la tv tutta, dove troppo spesso si ha invece la pretesa di far passare il finto per vero.
Ora, che Casella sia un personaggio piuttosto pittoresco, piuttosto bizzarro e non proprio emblema di sobrietà assoluta, almeno nei modi, è cosa evidente (anzi, è parte del suo ruolo), ma vista l'efficacia pressoché totale dei suoi numeri televisivi e il seguito che riscuote, per quale motivo continuiamo a collocarlo nell'alveo dei fenomeni da baraccone, anziché ammettere che sia un illusionista di successo e un personaggio televisivo ai limiti con la straordinarietà?
P.s. Pare che l'esibizione di una Nadia Rinaldi sotto effetto di ipnosi abbia "animato" qualche reazione: