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Giù le mani da Lucio Battisti

La vedova di Lucio Battisti vuole difendere i brani del cantautore dalle cover di Emma Marrone e di Noemi che saranno presentate a Sanremo 2012 per la serata dedicata ai classici tradotti in inglese. Forse ha ragione: che senso ha omaggiare i grandi autori italiani, se poi traduciamo le canzoni?
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La vedova di Lucio Battisti vuole difendere i brani del cantautore dalle cover di Emma Marrone e di Noemi che saranno presentate a Sanremo 2012 per la serata dedicata ai classici tradotti in inglese. Forse ha ragione: che senso ha omaggiare i grandi autori italiani, se poi traduciamo le canzoni?

La vedova di Lucio Battisti tuona nei confronti del Festival di Sanremo 2012 ed intima Noemi ed Emma Marrone di non realizzare le cover in inglese, annunciate per la serata dedicata appunto ai classici della canzone italiana tradotti nella lingua della Regina, di Amarsi un pò e Il Paradiso.

Il paradiso sarà cantata da Emma Marrone e Gary Go, il cantautore britannico di Wonderful, e nella versione inglese diventerà If Paradise Is Half A Nice mentre Amarsi un pò, contenuta nell'album del 1977 Io, tu, noi, tutti, sarà cantata da Noemi e Sarah Jane Morris e diventerà, semplicisticamente, To Feel In Love.

La signora Battisti telefona al direttore artistico Mazzi

A rendere nota la questione è lo stesso direttore artistico della kermesse canora, Gianmarco Mazzi, che si è detto sconcertato dell'intervento telefonico della signora Battisti e che spera che tutto possa risolversi. Viene chiamato in causa addirittura Mogol.

Sono sconcertato. Ho parlato con la signora Battisti, mi ha telefonato questa mattina dicendo che non era assolutamente d’accordo sull’omaggio delle due cantanti e che ci diffidava. Le ho spiegato che la serata voleva essere un tributo ai grandi autori italiani e che tutti noi, gli italiani soprattutto, condividono una passione sfrenata per Battisti. Sarebbe una brutta figura. E vorrei sapere cosa ne pensa Mogol.

Il punto centrale, a questo punto, non è tanto condividere o meno la posizione della vedova di Lucio Battisti per salvaguardarne la storicità, ma piuttosto vale la pena chiedersi che senso abbia omaggiare i grandi autori italiani, se poi vengono proposte delle cover in inglese. Una cover inglese, che lo stesso Battisti nel suo repertorio ha, di qualsiasi autore italiano suona come la conferma, da parte della stessa organizzazione di Sanremo, che la musica italiana non potrà mai toccare le corde dell'anima oltre confine.

Gli artisti ci provano spesso e, tranne rarissimi casi nel Sudamerica, quasi sempre senza successo. Su questa particolare operazione, poi, tutti sanno cosa ne pensava lo stesso Lucio Battisti che, anni più tardi, dichiarò che fu costretto dall'industria discografica a presentare i suoi pezzi in inglese e spagnolo.

E così anche questo Sanremo 2012 inizia come ogni anno, in mezzo ad un mare di polemiche. Dal vaffa interessato di Iacchetti alla possibile esclusione della coppia inedita D'Alessio-Bertè, a questo punto è lecito unirsi all'appello della vedova del cantante di Amarsi un pò e de Il Paradiso: "Giù le mani da Lucio Battisti".

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