Giorgio Tirabassi: “Con mia moglie ci siamo separati per cinque mesi, poi non ci siamo lasciati più”
Giorgio Tirabassi, l'attore romano protagonista in queste settimane della fiction "L'Aquila – Grandi Speranze" (la fiction spostata su Rai3), è il protagonista della puntata odierna di "Vieni da me", in particolare è l'intervistato del momento de "La cassettiera". Cassetto dopo cassetto, con Caterina Balivo a fare da moderatrice, Giorgio Tirabassi racconta la sua infanzia e la sua carriera. Un primo punto del suo passato che non si conosceva è in riferimento alla sua passione per lo sport: "Volevo fare l'Isef". Poi però un provino per caso, come attore ed andò bene: "Avevo un accento troppo romano, non è che poi sia migliorato di molto".
Il rapporto con Gigi Proietti
Non si può parlare degli esordi della carriera di Giorgio Tirabassi senza menzionare il suo maestro, Gigi Proietti. I racconti di Giorgio Tirabassi sugli insegnamenti del grande attore romano:
Proietti, un uomo perfetto? Artisticamente, è un momumento. Umanamente, ognuno ha il suo rapporto. Io ho un rapporto ottimo con lui, ma mica solo io. Io, diciamo, che non ho mai usato il suo repertorio a mio vantaggio, ci rimane un po' male quando qualcuno lo ha fatto.
Il successo con Distretto di Polizia
Giorgio Tirabassi è stato l'ispettore capo Roberto Ardenzi in "Distretto di Polizia", una serie cult degli anni 2000, in onda per oltre 12 anni su Canale 5. Ricordando quella serie, Tirabassi riceve un messaggio da Claudia Pandolfi, con cui ha avuto un rapporto straordinario in scena.
C'era una selezione di attori molto dotati, tutti, dai protagonisti ai ruoli più piccoli. Da Claudia Pandolfi a Ricky Memphis, Marco Marzocca, Gianni Ferreri e tanti altri ancora. Con Claudia Pandolfi, ho avuto un grande rapporto, ci siamo arricchiti della nostra compagnia.
Il ruolo di Paolo Borsellino
Uno dei ruoli più importanti di Giorgio Tirabassi è sicuramente quello di Paolo Borsellino. La miniserie andata in onda in due puntate nel 2004 su Canale 4, diretta da Gianluca Maria Tavarelli
Interpretare personaggi come Paolo Borsellino, Libero Grassi è difficile, ma più che altro c'è sempre tanta paura. Perché Paolo Borsellino era stato già interpretato da Giancarlo Giannini, io avevo detto di no. Poi il produttore, Valsecchi, mi disse di pensarci bene e io leggendo proprio le cose dette da Paolo Borsellino, il fatto di non avere paura e che la paura deve servire come incoraggiamento. E valutando tutto questo, leggendo cosa diceva Borsellino della vita, mi sono dato da solo uno schiaffo sul collo e ho lavorato tanto sul personaggio.
Il rapporto con la moglie
Sposato con Maria Francesca Antonini dal 2012, in realtà il rapporto tra i due va avanti da oltre 30 anni. Una esperienza di vita insieme condita da due figli. Come ha raccontato Giorgio Tirabassi, il rapporto con sua moglie ha avuto anche la crisi del settimo anno. I due si sono separati per cinque mesi e poi sono ritornati insieme per non lasciarsi mai più.
Abbiamo fatto due figli, in trentuno anni insieme. Abbiamo avuto anche la crisi del settimo anno, quella da manuale, dove ci siamo separati per cinque o sei mesi. Separati con le crisi e con tutte le cose del caso. Tutto difficile, c'era già il primo figlio, poi alla fine ci siamo cercati perché avevamo vissuto un momento critico nella crescita di ognuno. Pensavo che stare con lei era la strada giusta, ho una intesa ancora adesso che è importante.