Gina Lollobrigida sulla violenza subita: “Un ricordo che ho tentato di scacciare per tutta la vita”
"Una vergogna che non va via", così Gina Lollobrigida aveva descritto la violenza subita quando aveva soli 18 anni. E su questo accadimento traumatico della vita della diva è stata incentrata una parte sostanziale dell'intervista a Gina Lollobrigida realizzata da Mara Venier a Domenica In, dopo il forfait della prima puntata di questa stagione a causa di un lieve malore.
Avevo 18 anni – racconta la Lollobrigida – ero naturalmente innocente. Una cosa che mi ha molto ferita, praticamente mi ha drogata, io non mi sono resa conto.
A commettere violenza, come l'attrice aveva già raccontato dopo decenni di silenzio, un calciatore austriaco che giocava nella Lazio: "Io ero stata innamorata di lui, ma poi ho saputo che aveva un'altra fidanzata che avrebbe dovuto sposare. Per due anni, pur avendolo lasciato, sono rimasta innamorata di lui. Dopo tempo l'ho rincontrato uscendo dall'accademia e sentivo di non provare altro per lui. Mi invitò a casa sua per una festa e accettai e quella sera, alla fine, non c'era nessuno a casa sua. Cominciavo a preoccuparmi, ma poi mi ha drogata e non ho capito più niente. Mi sono poi ritrovata a letto completamente nuda, quindi ho capito, ma non volevo capire. Si tratta di una cosa che ho tentato di scacciare per tutta la vita". Un anno dopo Gina Lollobrigida incontrò nuovamente l'uomo:
Ad una festa capì che non ricordavo niente e lui, con grande cattiveria, mi ha spiegato cosa fosse successo. Non l'ho mai raccontato a nessuno, ma certe cose non si dimenticano. L'ho tenuto nascosto per tanto tempo e infatti mi sono sposata come fosse la fine della mia vita, come se potesse diventare una cosa normale.
"Non mi ha mai chiesto scusa, anzi", chiude commentando così.
Parte dell'intervista è stata dedicata anche alla discussa vicenda Rigau, l'uomo che aveva aperto una diatriba legale con lei qualche anno fa: "Ho conosciuto Rigau ad una festa a Montecarlo. Dopo qualche tempo mi ha chiesto di accompagnarmi a una festa e io l'ho trovato molto garbato ed educato, senza avance e comportamenti inopportuni. Ma i giornali, vedendoci insieme, iniziarono a scherzare su questa cosa, quindi mi dissi perché no. Partii per l'America, con l'intensione di un matrimonio importante a New York, ma ho capito che era una grande sciocchezza e che non ero innamorata di questo ragazzo". Anni dopo la Lollo h avuto soprattutto modo di comprendere la vera sostanza del personaggio Rigau, a suo modo di dire rivelatosi persona non limpida:
Poi, nel 2013, mi sono accorta che non era una persona per bene, che non aveva una reputazione di una persona per bene. Era un truffatore di professione. Quindi mi sono allontanata e subito dopo mi sono accorta che c'era una specie di competizione con il suo avvocato, ma chi aveva scritto che non mi sposavo più era proprio lui.
Gina Lollobrigida arriva a definire Rigau un vero e proprio truffatore: "Il matrimonio per procura è stata una truffa vera e propria, io non la frequentavo più, però lui si era sposato nel frattempo con una sua complice, dicendo che ero sostanzialmente io".