Giletti si difende: “Non ho mai parlato male di Napoli, ma solo di alcune zone”

"Alcune zone indecorose non vuol dire che io abbia detto che Napoli sia una città indecente". Massimo Giletti si difende dopo quanto accaduto in diretta su Rai Uno il 1 novembre, nel corso del consueto appuntamento con "L'Arena", dove nel rispondere alle affermazioni dell'avvocato Antonio Crocetta circa il mancato interesse della Rai a parlare di Napoli sul piano degli investimenti realizzati, Giletti ha sbottato: "Iniziate a far andare avanti la vostra città che è indecorosa in certi punti. Se lei esce dalla centrale della stazione uno trova immondizia in tutti i vicoli". Intervistato dal programma "Ci metto la voce" su Radio Punto Zero condotto da Mario Pelliccia, Giletti spiega:

Quando mi occupo di Roma o Milano non succede mai nulla, appena tocco un tasto e dico che in "alcune zone" e sottolineo "alcune zone indecorose" della città di Napoli, succede "apriti cielo"

Conferma di aver parlato della stazione centrale e di aver visto con i suoi occhi il degrado di certe zone della città

Certo, ho parlato della stazione centrale, perché ho detto una forzatura? Secondo voi la stazione centrale di Napoli è tenuta bene? Non posso criticare certe zone dove la gente è abbandonata a se stessa? Ci sono aree di periferia che ho visto con i miei occhi, che sono abbandonate.

Poi il conduttore de L'Arena promette querele a quanti hanno scritto il falso ed immagina una puntata alla presenza anche del sindaco Luigi De Magistris per parlare a tutto tondo di quello che è Napoli, nei suoi limiti e nei suoi punti di forza.

Chi ha scritto che ho detto che Napoli è una città indecente, si prenderà una querela e ha detto il falso. Io ho detto che la classe politica ha reso alcune zone indecorose. Poi contestatemi che alcune zone sono belle e meravigliose, per carità, ma la classe politica degli ultimi anni l'ha distrutta a mio avviso. Quello che mi stupisce è perché quando si parla della criminalità a Napoli, nessuno mi attacca perché dico la verità. Quando però vedo che si scrive che io abbia detto in quel caso "città criminale", io non ci sto.