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Gigi D’Alessio: “Marco Travaglio per me è il nuovo Troisi”

Il cantante napoletano, ospite di Andrea Scanzi a “Reputescion”, risponde a domande di ogni tipo, rivendicando di essere odiato solo da chi non lo conosce. Paragona Travaglio a Troisi e poi parla del suo rapporto con i talent show.
A cura di A. P.
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In un confronto di due universi completamente agli antipodi, Gigi D'Alessio ha incontrato Andrea Scanzi, rispondendo alle sue domande per la puntata del 27 ottobre di Reputescion. Il cantante si è dovuto misurare con la valutazione della sua reputazione sul web, notando forse con un po' di sorpresa, di avere più complici che detrattori, a dispetto di un personaggio che spesso sembra essere preso di mira da una certa frangia culturale. Ciò detto, i due hanno parlato di molti argomenti e sono emerse alcune notizie che assumono certamente rilevanza se riascoltate a posteriori.

D'Alessio non nasconde di essere consapevole che il suo nome, sul web, venga trattato più in relazione a questioni di gossip che musicali, come conferma il reputometro: "Ha moltissimi fan, concentrati soprattutto sulla sua fan page e gruppi dedicati. Ci sono anche diverse pagine negative. Sul web la sua immagine è più associata al gossip, che alla canzone. Ma il video di Non dirgli mai ha più di 5 milioni di visualizzazioni". Gossip che, aldilà di sporadiche notizie riferite al suo precedente matrimonio, come quella del notevole assegno mensile da 15mila euro che dovrà alla sua ex moglie, è più che altro relativo alla relazione con Anna Tatangelo. Che più di lui ha avuto la fortuna di entrare, anche se solo per una stagione, nel mondo del talent, quando quattro anni fa prese parte a X Factor in qualità di giudice. E Gigi, non è mai stato coinvolto o contattato? Ecco come risponde a Scanzi:

X Factor ci prova tutti gli anni. Io lo farei. Mi chiama, mi chiede se sono disponibile e poi non mi chiama più nemmeno per dirmi sì o no. Adesso devo togliere l'abbonamento a Sky, così voglio vedere se mi chiamano. E' un po' il mio lavoro, non giudicare ma entrare nella parte tecnica di un artista. Mi stimolerebbe. Lo guardo. Io guardo tutto musicalmente. Io ascolto tutto tranne l'house

Quella a Reputescion è certamente una situazione anomala, un ambiente atipico per D'Alessio, che da persona intelligente e navigata in vicende di uesto tipo, rivolge proprio a Scanzi la sua risposta al verdetto del Reputometro: "Io ho sempre detto che Gigi D'Alessio o si ama o si odia, però di solito mi odia chi non mi conosce, o forse ha una visione di me un po' diversa. Mi vede il paraculo della situazione, o il fortunato. Ho sempre pensato questo. La curiosità di stare qui insieme a te è capire se avevo capito bene. Poi il gusto può piacere o non piacere. A me pasta e ceci non piace, non posso dire che non la deve mangiare nessuno". Perla assoluta, di cui chissà se sarà contento Marco Travaglio, è il paragone di quest'ultimo a Troisi: "Marco Travaglio per me è il nuovo Troisi, dice tante verità col sorriso e quando parla anticipa il sorriso perché già sa quello che sta dicendo. L'ho associato un po' per la fisiognomica, un po' per l'eleganza con cui ti punge e ti fa male. E' uno che stimo, ovviamente vedo che è anche attaccato quando attacca. A quel punto mi fermo perché io non ho i documenti che hanno loro. Però la simpatia per Travaglio c'è tutta." Una parola spesa anche per il concittadino e altrettanto popolare Alessandro Siani, visto che si parlava di Troisi, che molti definiscono il suo antenato:

Se devo trovare un difetto a Siani… a volte urla. Secondo me non dovrebbe urlare. Soprattutto lui che è proiettato mentalmente per essere il nuovo Troisi. Uno deve diventare il nuovo di qualcuno e a me non piace, significa dare del vecchio all'altro. Massimo era uno che non urlava. Però è un ragazzo che ha un grande senso di spirito, per i napoletani percepito ancora di più, per chi ha un senso umoristico facile. A volte ci sono delle battute che io ho già capito dove va a parare. Ciò non toglie che ho una grande stima, siamo molto amici, anche con Checco Zalone che reputo un altro grande artista. Alessandro ha tutte le carte in regola per fare il percorso lungo. Poi la battuta detta in napoletano il napoletano la capisce di più, in italiano perde

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