Gigi D’Alessio sbarca a La7, il concerto di beneficenza in onda sulla rete di Cairo
Oramai Gigi D'Alessio non è solo sinonimo di musica. Il cantante napoletano, marito di Anna Tatangelo, ha senza ombra di dubbio un destino sempre più legato al piccolo schermo e al mondo televisivo. Un destino che sembra realizzarsi per gradi. Dopo la prima serata su Canale 5 insieme a sue moglie, ricca di ospiti illustri e dopo il concerto di Capodanno dello scorso anno, in diretta su Canale 5, il cantante sbarca anche sulla rete del terzo polo di proprietà di Urbano Cairo, La7, sempre più indirizzata a convertirsi definitivamente a rete generalista. Nel palinsesto di questo inizio di stagione è infatti prevista la messa in onda del concerto benefico, organizzato dal cantante con Anna Tatangelo, Sal Da Vinci, Gigi Finizio ed i comici di Made in Sud, dalla Reggia di Caserta per la Terra dei fuochi. La serata si svolgerà domenica 6 settembre e verrà trasmessa in differita il 27 settembre.
Come noto, sull'operazione dedicata alla Terra dei Fuochi ci sono state non poche polemiche nei mesi scorsi. Un'inchiesta di Fanpage aveva fatto emergere come il progetto "Malaterra" fosse, in un certo senso, una grande operazione mediatica finanziata dalla Regione Campania affidata allo stesso D'Alessio, fatta di spot e concerti in giro per il mondo finalizzata a promuovere un'immagine sana della regione. Proprio a questo proposito, il presidente della regione attuale Vincenzo De Luca aveva di fatto bloccato la prosecuzione di qualsiasi altro tipo di collaborazione tra la regione e il cantante. Il tutto prima che un giorno fa avvenisse una telefonata di chiarimento tra il Governatore e D'Alessio.
Nonostante ciò, giorni fa è emersa la notizia di un capodanno nuovamente affidato a Gigi D'Alessio da parte di Canale 5, in collaborazione con Rtl 102.5. Notizia prontamente smentita dallo staff del cantante, almeno in relazione al luogo in cui il concerto dell'ultimo dell'anno dovrebbe svolgersi, con un cantante che si è affrettato a smentire una presunta sicurezza che si potesse trattare nuovamente di Piazza del Plebiscito.