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Gianfranco Gallo: “Io, criminale senza pistola ne Il clan dei camorristi” (VIDEO)

Fanpage ha intervistato l’attore napoletano, che nella serie in onda da venerdì su Canale 5 interpreta il ruolo di Ernesto Vescia. Con lui abbiamo parlato di questa importante produzione tv e della ‘ghettizzazione’ degli attori napoletani: “Ci chiamano solo per ruoli da criminali o da deficienti”
A cura di Maura Corrado
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L'attesa è finita. Dopo più di un rinvio, venerdì 25 gennaio andrà finalmente in onda – alle 21.10 su Canale 5 – la prima puntata de "Il clan dei camorristi", fiction in otto puntate con Stefano Accorsi e Giuseppe Zeno, prodotta da Taodue e diretta da Alessandro Angelini ed Alexis Sweet. La serie tv, liberamente ispirata alle vicende del clan dei Casalesi e girata nel 2011 tra Monterotondo e Fiumicino (Lazio), racconterà – a partire dal terremoto del 1980 – la parabola criminale di Francesco Russo (Zeno), detto ‘O Malese, poi contrastata dall'impegno del magistrato Andrea Esposito (Accorsi).

 
Ne "Il clan dei camorristi" recita anche l'attore napoletano Gianfranco Gallo (insieme al fratello Massimiliano già in ‘Fortapàsc‘ di Marco Risi). Suo il ruolo del sindaco Ernesto Vescia, personaggio in parte ispirato ad Ernesto Bardellino, fratello del boss Antonio (interpretato proprio da Massimiliano). Fanpage ha incontrato Gianfranco Gallo al teatro Trianon di Napoli. Con lui abbiamo parlato di questa importante produzione, dell'immagine che cinema e tv offrono della città in Italia e nel mondo e della ‘ghettizzazione' degli attori napoletani, spesso chiamati dai grandi registi solo per interpretare ruoli da criminali o comunque di ‘serie B'.

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