Giampiero Galeazzi sul ritiro di Paola Ferrari: “Non mancherà, è sempre stata troppo invadente”
Giampiero Galeazzi a ruota libera in una lunga intervista al Corriere dello Sport, firmata da Giancarlo Dotto. Il commento alle ultime Olimpiadi di Tokyo, il risultato straordinario dell'Italia e i complimenti al presidente del Coni, Giovanni Malagò, unito al fatto che la Rai non ha saputo dare un racconto completo ai suoi abbonati. "Bellissime, ma inesistenti sullo smartphone", come ha scritto Andrea Parrella. E Galeazzi sembra fare eco: "Manca il senso del racconto". La sua idea su Paola Ferrari, che lascerà il servizio pubblico dopo i mondiali in Qatar: "È sempre stata troppo invadente. Prima non si preparava, ora ha imparato a farlo".
Le parole di Giampiero Galezzi su Paola Ferrari
Paola Ferrari ha annunciato il suo addio dopo i Mondiali in Qatar del 2022 e Giampiero Galeazzi è sicuro di sé quando fornisce un punto debole della giornalista: "È sempre stata troppo invadente".
Non ne sentirò molto la mancanza. Ci ho lavorato parecchio insieme. Ultimamente era molto migliorata. È sempre stata troppo invadente. Monopolizza lo spazio, ha prevaricato il suo ruolo. Prima non si preparava, ora ha imparato a farlo.
Giampiero Galezzi si è sentito abbandonato dalla Rai
Il "Bisteccone", così chiamato da Mara Venier nel corso delle fortunate edizioni di Domenica In degli anni '90, ha anche dichiarato di essersi sentito abbandonato dalla Rai:
Mamma Rai ti dà e ti leva. Io sono stato fortunato perché a un certo punto ero come Baudo e Martellini messi insieme. Spettacolo e sport. Ho spinto troppo. Dovevo fermarmi prima e pensare un po’ alla carriera. M’hanno fatto veramente di tutto… m’hanno tolto il canottaggio due anni prima di andare in pensione. Un dispiacere enorme. Diceva Lello Bersani: tutto è permesso in Rai fuor che il successo. Ho pagato questo. Andavo tra la gente e sembravo l’apostolo. Sempre dritto come un treno, mai fregato niente ai detrattori.
Il commento sul presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo le 40 medaglie conquistate alle Olimpiadi, incluse quella dei 100m di atletica con Marcell Jacobs, un successo bissato anche dalla staffetta 4×100 con Lorenzo Patta, Fausto Desalu, Marcell Jacobs e Filippo Tortu: "È un combattente, un uomo che non s’è mai tirato indietro. S’è messo sulle spalle tutto il mondo sportivo, contro i politici che non lo possono vedere. C’ha un culo grande così, ma se lo merita tutto".