Gerry Scotti punzecchia Mediaset: “Io fedele da 30 anni, ma trattano meglio le amanti”
Gerry Scotti e Mediaset, ovvero un matrimonio che dura da oltre trent'anni. Nella bella intervista realizzata al conduttore da Alessandra Menzani per Libero Quotidiano, il conduttore fa il bilancio della sua vita professionale da sempre legata al ‘Biscione‘, delle parole del Cavaliere Silvio Berlusconi, il quale lo definì un ‘ragioniere brianzolo' e della sua passione per quello che ha definito come uno dei lavori più belli del mondo. Non risparmia neanche qualche critica, una punzecchiatura piccolissima che lui, che a Mediaset è di casa, può permettersi.
Il lavoro di più di 30 anni. Ne sono lieto. Qui sono molto riconoscente. I dirigenti di oggi sono i giovani che conobbi all' inizio della mia carriera. Ci sono state discussioni, ci siamo mandati a quel paese, ma abbiamo costruito un rapporto unico. Anche se ogni tanto dico loro: siete più "coccolosi" con altri, con l' amante e non con la moglie che resta sempre, che sarei io. (Chi sono le amanti?, ndr) Quelli che vanno e vengono. Che hanno bisogno di essere blanditi: lo capisco, è umano.
Il riferimento non è a Paolo Bonolis, anche lì una stoccata alle capacità ‘manageriali' di Lucio Presta che hanno favorito ascesa e popolarità trasversale del conduttore:
No, anche lui è diventato stanziale. Nessuno in particolare. Da parte mia sono contento di non avere mai avuto nessuno che mi rappresentasse, un manager. Magari sarei diventato ricco il doppio ma non importa: mica voglio essere il più ricco del cimitero.
"Rai, no grazie!"
Non c'è nessun pericolo per Mediaset che Scotti passi in Rai:
Non c' è mai stata una proposta seria, bella, strutturata. Tanti abboccamenti, magari qualche relazione pubblica, cena, sono nel settore da tanti anni e qualche dirigente Rai l' ho visto. "Vieni a fare quella cosa lì", mi hanno detto. Ma sa, qui a Mediaset ho contratti di due-tre anni, direzioni artistiche, progetti solidi, non mi vado a vendere al chilo. Sanremo? Non penso che lo farò io. Dire che non ci tengo sarebbe brutto. Sono fatalista, se non l' ho mai condotto ci sarà una ragione. Pier Silvio Berlusconi il permesso me lo darebbe.
Il rapporto con Silvio Berlusconi
Gerry Scotti arrivava da Radio Deejay e, nella sua fase migliore, passò a Mediaset per fare "Deejay Tv". Berlusconi incontra Cecchetto nei corridoi di Milano 2 e gli fa:
"Ma con tutti quelli che ci sono, mi manda quello che sembra un ragioniere? In Brianza ne trovavo 100 così". Risero tutti, io meno. Forse aveva ragione. Ma il punto era che è stata proprio la normalità la chiave del successo. Parlo, mi muovo normalmente. Ho rivisto Berlusconi al funerale di Vianello e mi ha detto: "Quando accendo la tv e ti vedo, mi sento a casa, a Canale 5". Il complimento più bello.
Dal 15 giugno, Gerry Scotti è impegnato nella nuova edizione di "The Winner Is", game show in prima serata in cui si avvale di due spalle d'eccezione, Mara Maionchi e Alfonso Signorini