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“Gabry Ponte suona “Faccetta Nera” e scoppia la rissa”, ma è una bufala

Nelle scorse ore è circolata la notizia secondo la quale Gabry Ponte avrebbe causato una rissa a Gallipoli. Il dj avrebbe provocato l’ira degli antifascisti suonando il remix di “Faccetta Nera”. Lo staff del torinese, però, ha smentito l’accaduto precisando: “L’artista è stato associato ad un’ideologia che non gli appartiene”.
A cura di Daniela Seclì
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Di tanto, in tanto capita che volti noti si trovino a dover smentire notizie che circolano in rete ma che sono totalmente infondate. In queste ore è accaduto a Gabry Ponte. Il sito "Velvet Music" ha riportato una notizia secondo la quale il dj e giudice di Amici, avrebbe scatenato una rissa durante una serata tenutasi a Gallipoli. Secondo quanto raccontato, il torinese avrebbe suonato il remix di "Faccetta Nera", con tanto di braccio alzato verso la folla – anche se in un secondo momento è stato precisato che Gabry Ponte avrebbe alzato il braccio solo per incoraggiare i presenti a seguire il ritmo. Il gesto – di cui veniva fornito uno scatto-  però, non sarebbe piaciuto ad alcuni antifascisti presenti che prima avrebbero inveito contro il dj e poi avrebbero iniziato a discutere con altre persone del pubblico. La rissa da verbale sarebbe diventata fisica e si sarebbe spostata all'esterno del locale.

La smentita di Gabry Ponte

Ben presto è arrivata la smentita da parte dello staff di Gabry Ponte, che è stata poi pubblicata dal sito "Velvet Music". Nel testo si precisa che la foto diffusa come prova del gesto del dj era in realtà "frutto di una manipolazione" e che l'artista è stato associato ad una ideologia che non gli appartiene:

“La foto pubblicata dell’artista Gabry Ponte è frutto di una manipolazione, la foto originale, infatti, è stata scattata durante un live nei pressi di Frosinone e Gabry Ponte ha il braccio sinistro alzato e non quello destro, come risulta dalla foto pubblicata. Inoltre, il remix della canzone “faccetta nera” (noto brano musicale del periodo fascista), associato alla notizia, non è attribuibile a Gabry Ponte, né è mai stato dal medesimo suonato. Né vi è stato, ovviamente, nessun tumulto o insurrezione, nei confronti dell’Artista o tra il pubblico presente alla serata di Gabry Ponte a Gallipoli. Infine, a nome di Gabry Ponte, segnaliamo che l’artista è stato erroneamente associato ad un’ideologia che non gli appartiene".

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