Fuori era primavera su Rai3, il film di Gabriele Salvatores girato durante il lockdown
Accolto con grandi consensi alla Festa del Cinema di Roma e tra i contenuti più visti anche su RaiPlay, "Fuori era primavera" il film collettivo di Gabriele Salvatores arriva anche in prima visione su Rai3, sabato 2 gennaio. Il lungometraggio verrà trasmesso alle 22, dopo la puntata "Le parole dell'anno" dello show condotto da Massimo Gramellini, durante la quale sarà presente anche il regista che introdurrà alla visione del film prodotto da Indiana Production e Rai Cinema.
Il film collettivo realizzato nel primo lockdown
"Fuori era primavera" è un racconto emozionante e piuttosto intimi fatto dagli italiani durante il lockdown. Un viaggio attraverso le nostre piazze vuote, le sonate dai balconi, i video amatoriali girati nelle case, ascoltando gli operatori sanitari in prima linea nelle corsie degli ospedali. Ecco perché la definizione di film collettivo, perché il lungometraggio di Gabriele Salvatores è stato realizzato in primis dagli italiani e per questa sua natura documentaristica e spontanea, restituisce una fotografia quanto mai vera di quello che è accaduto nelle case e negli animi dei nostri concittadini duranti i lunghi e terribili i mesi di reclusione forzata per prevenire dal contagio.
Le parole di Gabriele Salvatores
L'appello del noto regista, quindi, che da marzo in poi aveva diffuso un messaggio con il quale chiedeva a chi ne avesse avuto voglia di condividere momenti di vita quotidiana in una situazione fuori dal normale, è stato colto portando alla realizzazione di un docufilm, toccante e intenso. A questo proposito Salvatores ha dichiarato interpellato dall'Ansa:
Quando abbiamo deciso di dare il via a questo progetto era durante il primo lockdown. Abbiamo chiesto a chiunque avesse voglia di partecipare, di aiutarci a raccontare quello che l'Italia stava vivendo. La situazione era molto diversa rispetto a quella attuale. Spero che chi vedrà il film possa sentire quel senso di solidarietà e vicinanza che ci ha accompagnati durante il primo lockdown, di cui forse abbiamo ancora più bisogno in questi giorni e settimane di feste così diverse da quelle a cui siamo abituati. Con la speranza che la prossima primavera possa essere un momento più sereno per tutti.