Frank Sivero contro I Simpson, il “mafioso” di Scorsese chiede 250 milioni
Frank Sivero, attore protagonista di numerose pellicole gangster-movie, su tutte "Goodfellas" ("Quei bravi ragazzi") di Martin Scorsese, ha fatto causa alla Fox, chiedendo 250 milioni di dollari per l'uso improprio del suo aspetto fisico ne "I Simpsons". Ed in effetti la somiglianza, l'ispirazione con il suo personaggio c'è eccome: parliamo di Louie, il gangster e braccio destro del boss di Springfield Tony Ciccone, entrambi personaggi ricorrenti nel corso delle 26 stagioni dei personaggi creati da Matt Groening. Resta il fatto che la cifra appare davvero assurda, ma è proprio quanto i legali hanno chiesto per questa appropriazione indebita che, pare sia scaturita da una lontana amicizia tra il produttore esecutivo dei "Simpsons", James L. Brooks, e l'attore in qeustione.
Negli anni Ottanta Frank Sivero e James L. Brooks condividevano lo stesso condominio, fino a quando l'attore non ha girato "Goodfellas". Il personaggio di Louie ne "I Simpsons" è nato un anno dopo, nel 1991. Sivero sostiene che James L. Brooks fosse già a conoscenza del personaggio di Frankie Carbone, da lui interpretato, e che arriva a chiedere un risarcimento soltanto adesso, ovvero 20 anni dopo, perché è nel corso del tempo che ritiene di aver subito un grave danno economico e all'immagine. Se è vero che la somiglianza è innegabile, va sicuramente detto che la Fox e i "Simpson" mai hanno utilizzato né il nome dell'attore, né del personaggio da lui interpretato nello storico film che vedeva protagonisti Ray Liotta, Joe Pesci e Robert De Niro. Vedremo cosa stabilirà il tribunale per una causa che, se dovesse essere accolta, costituirebbe uno dei più grandi risarcimenti per danni d'immagine di sempre.