Francesca Rocco: “Dopo la nascita di Ginevra ho paura di tutto, è così piccola e indifesa”
Francesca Rocco è stata ospite del programma ‘Estate‘. La puntata andrà in onda venerdì 4 agosto. La giovane ha ammesso che la partecipazione al ‘Grande Fratello' ha completamente stravolto la sua vita:
"Non mi è mai mancata la mia vita precedente dopo il ‘Grande Fratello’, ho trovato notorietà e amore, la cosa importante è viverla comunque con semplicità. Noi siamo una coppia molto amata perché siamo molto semplici e umili. Siamo stati sempre sinceri sia dentro la casa del ‘GF’ che fuori".
La storia d'amore di Chicca Rocco e Giovanni Masiero
Nel 2014, Francesca Rocco e Giovanni Masiero hanno partecipato alla tredicesima edizione del ‘Grande Fratello'. L'amore tra loro, è sbocciato proprio nella casa più spiata d'Italia. Da allora, non si sono più lasciati. Chicca ha raccontato un simpatico aneddoto. Ha scoperto, infatti, che nella casa – in un momento di gioco – lei e Giovanni avevano detto che avrebbero chiamato la loro prima figlia Ginevra.
"Abbiamo una grossa fortuna: tutta la nostra storia è filmata, dal primo bacio, i primi sguardi. Quando abbiamo deciso di chiamare nostra figlia Ginevra: noi non ci ricordavano che questo nome lo avevamo già detto per scherzo dentro alla casa del GF".
Francesca Rocco è madre di Ginevra
Lo scorso maggio è nata la piccola Ginevra. Francesca ha ricordato gioie e dolori della gravidanza:
"Scoprire di essere incinta è stata una stella cadente dal cielo, non ce lo aspettavamo. La prima cosa che pensi è: ‘E adesso? Sarò in grado? Sarò capace? Il mio corpo cambierà…’ Il pensiero iniziale è: ‘Aiuto!’ Quando poi vedi la pancia che cresce e inizi a sentire i primi movimenti, inizi ad amarla questa personcina. Poi dopo arriva l’ultimo mese in cui ti senti pesantissima, hai voglia di conoscere questa creatura…e arriva il parto, il mio parto è stato un parto naturale completamente, avevo scelto di non fare l’epidurale, non so come mi sia venuta questa idea perché mentre ero lì che soffrivo avrei fatto qualsiasi cosa per soffrire meno. Giovanni era lì di fianco a me e soffriva per me, vedendomi soffrire. Però dalle sofferenze arrivano le gioie più grandi. Appena l’ho vista ero distrutta, stravolta, quindi non ho realizzato benissimo: ‘Eccola!’. Ci ho messo qualche minuto, ho iniziato a accarezzarla e a baciarla dopo un giorno. Sarei pazza a dire che non ho avuto paura o che è stato tutta una passeggiata. Le paure ci sono, dalla prima notte quando siamo tornati a casa dall’ospedale e ho detto: ‘E adesso?’. Di tutto hai paura, anche perché è così piccola e indifesa e ti chiedi proprio: ‘Sarò una brava mamma?’, spesso ti mancano proprio anche le forze, allattando le energie sono ancora meno, però viene naturale".