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Franca Valeri: “Mi impediscono di lavorare, farmi restare a casa è un’ingiustizia”

L’attrice 95enne si sfoga in un’intervista a “Oggi”, in cui si lamenta del fatto che le venga impedito di tornare a recitare a teatro: “Farmi rimanere a casa è una grande ingiustizia”. E scherza: “Il palco manca anche al mio cane Aroldo”.
A cura di Valeria Morini
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"Non mi fanno più lavorare", così si sfoga Franca Valeri in un'intervista pubblicata sul prossimo numero di Oggi. 95 anni compiuti lo scorso luglio, la signora della comicità italiana non ha alcuna intenzione di lasciare il lavoro d'attrice, lei che per sette decenni si è divisa tra cinema, tv e teatro. Sembra però che il palcoscenico, dove vorrebbe disperatamente tornare, le sia stato precluso:

Mi annoio moltissimo. Sono qui a casa e non nella mia casa naturale, il teatro. Non recito e non capisco nemmeno il perché. Avrei tutte le qualità per farlo. Mi stupisco io stessa dell'amore del pubblico: per strada la gente mi abbraccia e mi ringrazia. Vorrei ripagare questo affetto continuando a lavorare.

"Non voglio parlare della mia carriera ma del futuro"

L'attrice ha accettato l'intervista a una condizione:

Non voglio autocelebrarmi né parlare dei ricordi, e nemmeno della mia carriera. Voglio parlare soprattutto di futuro.

Tra le più straordinarie caratteriste di sempre nella grande tradizione italiana, la Valeri è stata una sublime interprete teatrale (sin dagli anni 40), impagabile attrice in tante commedie tra il comico e il dolceamaro (come dimenticare il suo malinconico personaggio in "Il segno di Venere?") e grande presenza nei varietà televisivi. Dopo le fiction degli anni 90, ha recitato soprattutto sul palcoscenico, fino all'ultima opera ‘Il cambio dei cavalli', in scena nel 2014-2015. Ora, le porte dei teatri sembrano essersi chiuse per lei, ma il suo desiderio è semplicemente "Tornare a lavorare".

Farmi rimanere a casa la trovo una grande ingiustizia… Certamente anche al mio cane Aroldo manca stare in camerino o dietro le quinte.

Sempre irresistibile l'attrice milanese, cui viene chiesto un giudizio sul premier Renzi:

Sono talmente delusa dal mio lavoro e dal fatto che non me lo fanno più fare, che trovo francamente di cattivo gusto giudicare quello altrui, compreso quello del presidente del Consiglio.

L'appello a Franceschini: "Riapra il Teatro Valle"

Infine, la Valeri parla del Teatro Valle a Roma, dal 2011 al 2014 occupato da un gruppo di lavoratori dello spettacolo che hanno proseguito le attività teatrali dopo la chiusura.

Con il passare del tempo, questa esperienza si è trasformata, era diventata insostenibile, sembrava di proprietà degli occupanti… Dopo che gli occupanti si sono rassegnati ad andarsene, però, nessuno ne ha più parlato. E rivolgo un accorato appello al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini affinché se ne occupi con premura e serietà: il Valle è il più bel teatro di Roma.

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