Fiorello sul ritorno in Rai: “Mi verrebbe da farlo gratis, ma dicono che non si può”
La trattativa tra Fiorello e la Rai continua a tenere banco nell'ambito del chiacchiericcio riguardante il mercato televisivo per la prossima stagione. Lo showman siciliano è da diversi giorni al centro di voci e supposizioni relative ad incontri con la dirigenza del Servizio Pubblico. L'incontro c'è stato, come ha detto l'amministratore delegato Salini attraverso una nota, confermando che l'azienda e Fiorello stiano parlando di un contenuto per la piattaforma RaiPlay, un'operazione utile a lanciare definitivamente un servizio sul quale la Rai ha investito molto negli ultimi anni e che ha bisogno di rende definitivamente mainstream. Chi meglio di Fiorello, quindi?
Dopo l'ulteriore incontro di questa mattina, ecco le parole di Salini: "Stiamo lavorando con Fiorello costruttivamente da settimane per riuscire a realizzare questo contenuto ambizioso e innovativo per la Rai … Non vediamo l’ora di iniziare, l’atmosfera è di grande sintonia e ringrazio Fiorello per l’entusiasmo che condivide con noi e che ci spinge a realizzare un progetto che solo fino a pochi mesi fa sarebbe stato per la Rai un sogno impossibile".
Dall'altro versante, anche Fiorello torna a commentare la questione, dopo che nei giorni scorsi era nata una polemica relativa ai presunti costi di Fiorello per la Rai, quei "17mila euro ogni due minuti" che fecero arrabbiare lo showman, portando a una sostanziale smentita con una diretta Facebook ("Se sto lontano dalla Rai da anni ci sarà un motivo", aveva detto). Oggi torna sull'argomento tramite Instagram e aggiunge elementi:
Io ufficialmente dico che non rinuncio: domani richiamo i vertici della Rai e se sono ancora disponibili ricomincio a trattare. Sappiate che diranno che prenderò 9 miliardi ogni ora. Mi verrebbe da farlo gratis ma dicono che non si può.
E prosegue: "Avevo intenzione di fare qualcosa di bello e di nuovo, ma non su Rai 1 e neanche al posto di Fazio. Voglio vedere adesso le spie che ci sono all'interno della Rai, alcuni vertici stessi della Rai sono spie, cosa diranno".
Fiorello si riferisce quindi a una notizia di Repubblica, secondo la quale nelle scorse ore Fiorello avrebbe rinunciato proprio dopo il caos scaturito dall'affare compenso. Ma lui rilancia, facendo anche una analisi dell'attuale situazione dell'editoria italiana, connessa al suo impegno quotidiano al Rosario della Sera a Radio Deejay:
"Non è vero. Non ho rinunciato […] A me piace andare contro, nonostante tutto quello che succede. Repubblica è un giornale del gruppo GEDI, così come lo è La Stampa che aveva fatto uscire l'articolo in cui si diceva che mi avrebbero dato 17mila euro per due minuti. Tutti abbiamo notato che son0 entrambi giornali del gruppo GEDI. Sarà un caso: gruppo GEDI fa capo a De Benedetti, quindi fa capo al PD, quindi in lotta contro la Rai in forza Lega-5 Stelle. Io lavoro con il gruppo GEDI perché sto a Radio Deejay, ma volevo tornare alla Rai perché mi piace la Rai. E' la nazionale, è la mamma Rai. Mi chiede: ‘Quando torni, quando torni, quando torni?'. Io dico che mi piacerebbe tornare, anche se ci sono dei problemi come si evince dai titoli dei giornali".