Fiorello sul crac di Valtur: “Quello che sono è grazie a quegli anni, dispiace tutto questo”

Rosario Fiorello è Rosario Fiorello grazie alla sua esperienza nota e conclamata nei villaggi vacanze Valtur. Ecco perché non passa inosservato il suo tweet di sostegno ai lavoratori del gruppo alberghiero che si appresta a chiudere i suoi villaggi e a licenziare più di 200 dipendenti. Una notizia che colpisce nel profondo il mattatore catanese: "Dispiace tantissimo che sia accaduto tutto ciò. Un ricordo? Ne ho tantissimi! Quello che sono diventato oggi, lo devo a quegli anni meravigliosi! #SiamoGenteValtur".
Cosa succede al gruppo Valtur
La Valtur ha annunciato l'apertura della procedura di licenziamento collettivo per i 108 lavoratori a tempo indeterminato e i 123 a tempo determinato, e sta negoziando la restituzione delle singole strutture ricettive. La società potrebbe finire all'asta venduta ‘a spezzatino'. A lasciare speranza è l'interesse da parte di imprenditori e gruppi italiani interessati a rilevare marchio e gestione dei villaggi.
La storia del gruppo Valtur
La Valtur rappresenta il quarto gruppo alberghiero italiano. Fondata nel 1964 da Raimondo Craveri con partecipazioni di Alitalia, Fiat, Aci, Sara Assicurazioni, Cit e Banque Lambert, conosce grande successo dagli anni Settanta ai Novanta. Nel 1991 il gruppo bancario San Paolo diviene azionista di maggioranza. Nel 1998 la Valtur passa sotto la proprietà del gruppo di Carmelo Patti, una nuova gestione che pianifica un rilancio della Valtur con nuove strutture turistiche nel mezzogiorno (la Mediterraneo Villages). La prima crisi nel 2011, con la Valtur ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria, vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Con il sequestro del patrimonio di Patti, ritenuto prestanome del boss Matteo Messina Denaro, il Ministero dello sviluppo economico cede Valdur mediante gara a Orovacanze srl. Nel 2016, Investindustrial di Andrea Bonomi acquisisce il 90% dell'azienda. Nel dicembre 2016 diventa nuovo amministratore delegato del gruppo Elena David. La società registrerà 120 milioni di euro di perdita e cederà tre resort. Il futuro non è roseo.