Fiorello: “Noi sessantenni dobbiamo restare a casa, anche tu Ligabue. Diamo retta a chi ci governa”
Fiorello si prepara a raggiungere l'importante traguardo dei 60 anni. Il conduttore ha commentato con un pizzico di ironia la notizia di queste ore, secondo la quale tra le disposizioni che caratterizzeranno la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus – al via dal 4 maggio – ci sarebbe anche il divieto di tornare a lavoro per gli over 60. Fiorello ha comunque invitato tutti ad attenersi alle regole che il Governo riterrà opportuno dare.
Fiorello, 60 anni il 16 maggio
Manca ancora qualche settimana al sessantesimo compleanno di Rosario Fiorello. Classe 1960, lo showman è nato il 16 maggio. In un video pubblicato sui social, ha fatto una riflessione sul significato di compiere 60 anni ai tempi dell'emergenza Coronavirus:
"Buongiorno, sono Rosario Fiorello, sono nato il 16 maggio del 1960. Significa che il 16 maggio compirò 60 anni. Adesso i sessantenni non possono uscire. Io non ce li ho ancora. In pratica, dal 4 maggio al 16 maggio potrei uscire, ma noi sessantenni dobbiamo fare fronte comune e dobbiamo dare retta a chi ci governa. Per cui, se dicono che i sessantenni devono stare a casa, significa che siamo persone a rischio. Siamo persone da proteggere. Noi andiamo protetti perché siamo un po' come il panda, come il cercopiteco, come il colibrì dell'Himalaya. Siamo in via di…no, estinzione no. Però, non usciamo".
Fiorello consiglia ai sessantenni di stare a casa
Fiorello ha invitato tutti i sessantenni a rispettare le regole che darà il Governo. Se dall'alto dovessero ritenere opportuno adottare disposizioni specifiche per gli over 60, è necessario attenersi. Ha spiegato, infine, che esattamente come lui anche Ligabue (60 anni compiuti lo scorso 13 marzo) e Claudio Baglioni (69 anni il prossimo 16 maggio), dovranno rassegnarsi e restare a casa:
"Dicono che non dobbiamo uscire, non usciamo. Stiamo a casa. Certo, i sessantenni di oggi non sono i sessantenni di una volta. Siamo molto più arzilli. Però, rimaniamo a casa. Io comunque dal 4 maggio fino al 15, un'uscitina me la farò, con la mascherina, con lo scafandro, con il passamontagna, con la muta. Pensate, io addirittura levo il pesce rosso dalla boccia, levo l'acqua e mi metto la boccia in faccia. Quindi, cari amici sessantenni rassegniamoci. Lo so, lo so che voi pensavate di essere ancora giovani. Non è così, entriamo nella cerchia degli anziani a rischio. Mi rivolgo ad alcuni amici che conosco: Ligabue non puoi uscire manco tu, sappilo. Pensa a Baglioni. Io rimarrò a casa, a meno che qualcuno non dica che i sessantenni possono uscire".