Fiorello lancia l’hashtag antimafia #iononmiinchino dopo i fatti in Calabria
E' diventata senza dubbio la notizia del giorno quella paradossale (ma mica tanto) giunta da Oppido Mamertina, frazione della Calabria, dove durante una processione religiosa la statua della Madonna è stata fermata in corrispondenza dell'abitazione di Giuseppe Mazzagatti, un boss della Ndrangheta ai domiciliari, come segno di rispetto. Le forze dell'ordine presenti hanno immediatamente abbandonato la processione e il caso è subito montato alle cronache nazionali come motivo di indignazione pubblica con il lessico giornalistico che ha subito associato questo gesto al celeberrimo inchino a causa del quale la Costa Concordia naufragò presso l'Isola del Giglio. Così oggi la contestazione ha trovato una valvola di sfogo, come prevedibile, proprio sui social network, dove folte schiere di utenti si sono pronunciati contrari. Tra questi Fiorello, che ha scelto a modo suo di esprimere il proprio parere con la divulgazione di un hashtag divenuto in pochi minuti molto popolare, ovvero #iononmiinchino.
In molti hanno espresso tutta la solidarietà alle forze dell'ordine e alle istituzioni locali che hanno stigmatizzato e condannato il gesto, dimostrando come, in molti casi, il web possa essere un canale estremamente positivo in relazione alla divulgazione e alla circolazione di una determinata idea. D'altronde le origini siciliane di Fiorello fanno di lui un personaggio che deve necessariamente aver sviluppato una sensibilità particolare nei confronti di questa tematica, con l'augurio che nel corso dei prossimi giorni altri esponenti del mondo dello spettacolo si prodigheranno nell'appoggiare la mozione del comico e showman televisivo.